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01/12/14

SUPER FELIX n° 60 - Novembre 1970

La cover di Sandro Dossi


Una bella recensione inviatami dal gentile Luca Romanelli
Aggiungo soltanto che tutte le sceneggiature dovrebbero essere di Alberico Motta.

FELIX - MUSEO PREISTORICO - Disegni di Sandro Dossi

Siamo nei '70 e Inki e Dinki, in mancanza di Playstation, decidono di passarsi il giorno di vacanza al museo in mezzo a ossa di dinosauro. Citando 'Susanna' di Howard Hawks causeranno il crollo di uno scheletro di brontosauro, ma per loro fortuna un ladruncolo di antichità ci finisce sotto e la marachella non solo passa in cavalleria, ma viene pure premiata.

15/02/13

Flop - Il prezzo della vita - Un'avventura completa di Chico scritta da Alberico Motta e disegnata da Sandro Dossi

Anni prima che Neil Gaiman e Chris Bachalo realizzassero quel capolavoro che è  "Death l'alto costo della vita"  i nostri eroi bianconiani Motta e Dossi si erano interrogati sull'entità del  prezzo da pagare.
Sandro su Facebook dice che sono esagerato, ma io alla lettura di questa storia la prima cosa che mi è saltata in mente è il teatro di Eduardo De Filippo, non so perchè ma ho immaginato l'erede di Scarpetta al posto di Chico nella sua Napoli antica e fascinosa... sarà stata quella morte,  finta come gli spettri di "Questi Fantasmi".
Una storia  di Chico e Flop dove per vivere la gente è disposta a rubare e corrompere... pubblicata su di un albo per bambini degli anni settanta.
Sarebbe stata una storia ancora più bella se la magra falciatrice fosse stata quella vera, asservita anche lei al demone denaro...ma di questi tempi chi mai potrebbe sopravvivere se dovesse pagare?
Buona lettura e ringraziate Sandro che gentilmente ci ha concesso le tavole.



 
















02/03/12

Chico n.18 mensile Giugno 1976 lire 300 Edizioni Metro ****




Albo della seconda serie di Chico edita nel periodo che va dal gennaio 1975 ed almeno sino al numero 43 del 1978 ( informazioni tratte dal catalogo del fumetto italiano di Luigi Bona e dal sito di Chico qui)


All'inizio della sua carriera Il prototipo Chico Cornacchia disegnato da Giulio Chierchini e Giovan Battista Carpi nasce negli anni 50 come comprimario di varie testate dell'edizioni il Ponte poi Bianconi e successivamente Metro. Il primo Chico Bianconi è spigoloso e con una lunga coda e ricorda più il Picchiarello di Walter Lantz piuttosto che il Paperino disneyano. Molte storie del primo periodo furono disegnate egregiamente anche da Luciano Gatto ( come potete leggere qui).

Il personaggio venne modificato in Papero nero , addolcito ed ammorbidito su pressione degli autori all'editore , da Alberico Motta e Sandro Dossi per venire incontro ai gusti del pubblico topoliniano e trasformandosi a tutti gli effetti in un nuovo personaggio.

Ringrazio Sandro Dossi ed Andrea Leggeri per le precisazioni.

Non bisogna farsi trarre in inganno dal berretto da marinaio del personaggio, Chico è ben diverso dal cugino bianco americano e anche dal Daffy della Warner Bros.

Il vero Papero Italiano è indigente , non ha parenti ricchi come Trottolino, anzi i due nipoti Tim e Tom sono veramente pestiferi (come i primi Qui Quo Qua pre giovani marmotte) ed ha sul groppone il mantenimento di un nonno misero e pezzente di nome Zaccaria che nonostante la tuba paperoniana vive la vita dei vecchietti reali con pensione al limite della sopravvivenza.

Bisogna menzionare anche il cane domestico Flop, brutto, rozzo, rotondo e scemo ma meravigliosamente tratteggiato anche psicologicamente.

Chico vive nel multiverso bianconiano ed infatti molti comprimari sono gli stessi che si possono vedere nel mondo di Provolino, abbiamo ad esempio il genialoide professor Kraut e la mitica Signora Rosa (forza Italia!)

La copertina è di Alberico Motta

Veniamo alle storie ed ai redazionali dell'albo

Chico- La casa dei fantasmi-disegni e storia di Sandro Dossi-Bellissima storia con una sceneggiatura degna di un albo di Dylan Dog. Il professor Kraut inventa un campanello "chiamafantasmi" che grazie ad ultrasuoni magnetici fa materializzare gli spiriti dell'adilà. Visto che Chico abita in un appartamento nuovo e nello studio del professore non è mai morto nessuno , i due decidono di testare l'apparecchio a casa della devota Rosa che accende ogni giorno i lumini dei morti per tutti i parenti deceduti nella sua casa vecchia di duecento anni.


Succede il putiferio, appaiono lo scassamaroni Zio Burletta, il furibondo Nonno Garibaldino, la fanatica delle pulizie nonna Sgobbina, la bisnonna soprano, il bisnonno pirata cannone compreso e... brrrrrrrr ( i disneyani è meglio che coprano gli occhi) il fantasma del fantolino della cameriera della bisnonna soprano ucciso dalla mamma (novella Franzoni) che l'aveva buttato dalla finestra perchè non sopportava i suoi strilli (cose del genere lo ho lette soltanto su Cronaca Vera). Il pargolo inoltre ( politically correeeeeectttttt yuuu-uuuuuh doveeee seiiiiii?) viene usato come arma contundente dalla stessa signora Rosa in lotta contro gli spettri dei suoi parenti trapassati.


I morti viventi distruggono lo studio di Kraut e la casa di Rosa. Lo scherzoso Zio Burletta attacca il campanello chiamafantasmi alla coda del gatto della povera Rosa. Il felino fugge nel cimitero del paese e Chico recupera lo strumento infernale che ahimè gli scivola tintinnando...come direbbe Tiziano Sclavi benvenuti a Buffalora! Cinque stelle per questa versione comica di Evil Dead di Sam Raimi! Grande Sandro Dossi*****


Chico-a pesca sul fiume- novella con i famosi collages di Mario Sbattella**

Pubblicità "Popeye" con bella illustrazione di Pierluigi Sangalli.


Chico-Bagnino difficile-disegni e storia di Alberico Motta-Chico fa il bagnino per bene e le prende da tutti. Il papero s'incazza e decide di adottare la filosofia dello ZEN (quello di Palermo tipo Mary per sempre). Il bagnino bullo svuota lo stabilimento balneare per la gioia del gestore****




Chico-il tesoro sepolto-disegni e storia di Alberico Motta-storia di routine, nello stomaco di un pescione pescato c'è una mappa ed il papero s'imbatte con i pirati***



Chico-strategia di caccia-disegni e storia di Alberico Motta-piccola storia alla Looney Toons con il "cacciatore cacciato" (il primo scacciapensieri Polistil comprato un secolo fa...qualcuno lo ricorda?)***




Tim e Tom-gli uomini preistorici-disegni e storia di Sandro Dossi-Viaggio al centro della terra di Verne rivisitato da Dossi con cavernicoli contro palafitticoli. Chico dimostra una forza fisica quasi popeyesca in alcuni frangenti.***




Il lupo e la gru-Fiaba illustrata bene da Mario Sbattella***


Zaccaria-una monetina equivoca-disegni di Alberico Motta-Zaccaria elomosina da quel tirchione di Chico dieci centesimi ed è tentato di giocarli al cinodromo. Un ladro ruba le miserie del vecchio pezzente che lo insegue per riavere il maltolto. Viene coinvolto anche un povero poliziotto che vorrebbe tranquillamente farsi i capperi suoi ma viene obbligato da Zaccaria a rincorrere come Aldo Fabrizi ne "guardie e ladri " il novello Totò.


In realtà il criminale è un falsificatore di monete da dieci centesimi e Zaccaria viene elogiato per aver contribuito alla cattura del malvivente. Il povero vecchio va a giocarsi gli spiccioli recuperati alle corse dei cani come desiderava. Una botta di vita...sigh!****



L'olimpo di Chico di Sandro Dossi***


Pubblicità Geppo con illustrazione di Pieluigi Sangalli.



Consigliatissimo ed essendo albo che (ancora) non rientra nel circuito del collezionismo si trova a pochi euro ( trovandolo...s'intende)

09/09/11

Soldino anno 3 n.4 Aprile 1959 lire 100 *****



Questi sono capolavori e basta. Quando gli autori erano liberi di esprimersi , con un umorismo non ancora rimbambinizzato per seguire le direttive americane del "cutie" , dell'happy ending e del "no violence".
Gli sganassoni della "giovane" Nonna Abelarda irrompevano dalle tavole disegnate facendo saltare allegramente molari e tutti erano più felici e privi di repressioni. Penso a quei poveri ragazzini di oggi che devono sorbirsi pokestronzi e maghette rompimaroni, poveri loro.
L'albo parte con una bellissima copertina di Giovan battista Carpi ed un retro disegnato egregiamente da Mario Sbattella.

Iniziamo:

1)Abelarda- Uno scontro Titanico-disegni di Giovan battista Carpi .*****
Abelarda va alla ricerca della Balena Gialla (il colorista non aveva letto la storia...) che divora i pescherecci. Il cetaceo è in realtà il mostro meccanico di Capitan Barbaccia che deruba i poveri marinai veneti. La nonna atomica ne farà polpette metalliche. Bellissimi i siparietti tra la vegliarda ed il disegnatore che vi propongo qui sotto. Libertà espressiva, metafumetto e umorismo. Cose per cui vale la pena vivere.







2) Chico Cornacchia-un giorno di guai- disegni di Luciano Gatto****
Prima di cicciottizarsi negli anni 60 il buon vecchio Chico era disegnato come un mix abbronzato di Paperino e Picchiarello. La storia è di maniera e racconta le difficolta dell'uccellone nel iberarsi di un picchio scassaguallara. Molto Donald Duck Style. Le tavole di Luciano Gatto sono molto curate e ricche di dettagli.




3)Storiella muta e Vignette di Mario sbattella***



4) Okey Papero e Mao Duebaffi: Dolce Prigionia-disegni di Giovan Battista Carpi ****
Una storia breve di due personaggi che meritavano più fortuna, molte storie sono leggibili per intero nel sito del grande Luciano Gatto qui
 



5) Abelarda e Volpetto-Verso il nuovo mondo-disegni di Nicola del Principe*****
Capolavoro comico con la vecchiazza che decide di dimostrare che la terra è quadrata in barba a Colombo. Storia importante perchè si scopre il cognome della dolce ottaguenaria "Abelarda di Castiglia", quindi la vegliarda è di origine spagnola (grazie a Giuda per la correzione...sono geodeficiente) . La "caramella" donata a suon di sganassoni dal re delle sardine e piena di falle e biechi individui, ma l'ammutinamento verrà represso a suon di pugnazzi e i marinai ribelli usati per tappare le falle della nave. Abelarda tenta di corrompere gli "indiani d'America" con specchietti e perline colorate ma scopre che nei teepee i pellerossa hanno gia i Bluray , il micronde e l'Ipad con cinquant'anni d'anticipo. Le tavole di Del Principe sono meravigliose ed il suo stile lontanissimo da quello degli anni 70 , con la vecchia alta, incazzata , grinzosa e grintosa che non rivedremo mai più.
Resta il mistero del nipote Volpetto...molti ragazzini sono delle bestie ma la parentela con un animale vero è materia per "Voyager".



6) Giotto il bassotto-Il mister se ne va-disegni di Giorgio Rebuffi***
Gli esordi di una delle colonne dell'Edizioni Alpe. La storia è troppo breve per poter essere giudicata, anche perchè a puntate. Lo stile del papà di Pugacioff è gia però riconoscibilissimo.



7) Geppo-Gemme vere e False-disegni di Pierlugi Sangallii*****
Prima di avere la propria fortunata testata, il diavolo buono faceva il comprimario negli altri albi Bianconi. Non avrei mai riconosciuto le tavole di Sangalli se il buon Sandro Dossi su Facebook non mi avesse indicato gli artisti all'opera sulla storia. Un Geppo meno rotondo ed un Satana magro come un fuscello sono impegnati in una truffa ai danni di Irosetto Moscalnaso. Satana avrà la peggio.****






8) Abelarda e Volpetto-Una lavatrice pericolosa-disegni di Giovan Battista Carpi*****
Volpetto rappresentante delle Lavatricilavastoviglie Bianchepiat viene rapito da Jack Sparasubito (una versione del Brutus Popeyano sottoposto a raggi gamma). Mazzate , pugni e taralli in quantità industriale rendono il parente pelosetto della sex symbol centenaria di nuovo libero.



9)Storiella muta di Mario sbattella***


Questi sono albi fuori quotazione economica, potrebbero anche valere poco dal punto di vista collezionistico ma chi li ama non li vende.

Fantasupermegaconsigliato , ma tanto non lo troverete mai ehehehehehe!