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17/06/22

Scooby Doo in un fumetto Disney


È la prima volta che vedo Disney copiare Hanna & Barbera, anzi i fumetti e i personaggi della casa di Walt sono serviti spesso come ispirazione per tutti gli altri. Non di rado, ad esempio, negli albi Alpe e Bianconi certe sceneggiature erano clonate da storie pubblicate sul Topolino libretto Mondadori. Nicola Del Principe invece aveva creato il suo pantheon personale per buona parte dai personaggi di Hanna & Barbera, ne era talmente affascinato che quando disegnava Tom & Jerry, di cui Bianconi deteneva i diritti, il suo tratto sembrava uscito da un  comic americano. Il suo Pinocchio sembrava una perfetta fusione  tra quello Disney e una versione hannabarberizzata. 

19/10/21

Chi lo ricorda Gatman?


Paperinik scansate che c'è Gatman
La maggior parte delle storie erano disegnate da Giorgio Rebuffi (la cover è sua e si vede) che ne era anche il creatore.
Io molte avventure le ho viste disegnate da Gino Scotto Esposito e Guido Scala.  
Gli anni settanta erano il periodo d'oro Cenisio, quando oltre a quelle americane la casa editrice pubblicava un bel po' di storie di artisti italiani...però mentre su Tarzan o Lassie si copiava il canovaccio delle strips U.S.A. nel caso dei Looney Toons si utilizzava il metodo "Disney"  condendo  i characters con tanto spirito tricolore.
A proposito del Tarzan Cenisio, ricordo di aver letto che alcune storie furono realizzate da Berardi e Milazzo ed ho sempre avuto la curiosità di leggerle...mai avuto il piacere di beccare su un sito il titolo delle avventure in oggetto... peccato.

19/03/21

La grande guida a Super Braccio Di Ferro prima serie (di Lorenzo Terranova)

 

Super Braccio di Ferro prima serie

Come sappiamo, le storie di Braccio di Ferro prodotte dall’editore Renato Bianconi, ed edite sull’omonima testata, sono state, nel corso di quasi 35 anni di pubblicazioni, ristampate molte volte su un numero esagerato di collane, alcune di lunga vita, altre effimere. La collana Super Braccio di Ferro è stata la prima, e la più longeva, collana di ristampe del forzuto marinaio. Si articola in due serie, la prima di 86 numeri, dal 1964 al 1972, e la seconda, di ben 277 albi, dal 1973 al 1994. La prima serie nasce inizialmente come raccolta, e questo la rende particolarmente interessante per i collezionisti in quanto possederne i primi numeri consente di accedere ai primissimi, rari albi del mensile. Se non che, nel tempo, i primi albi del Super sono diventati altrettanto rari, e quindi sono molti gli appassionati che si sono interrogati su quali albi originali sono raccolti in qual’altro numero del Super. E inoltre: il Super ha mai pubblicato storie inedite? Questo articolo intende rispondere a queste domande, andando a coprire il primo periodo di vita del Super Braccio di Ferro come raccolta, e quello immediatamente successivo.

07/01/21

Braccio di Ferro e l'uovo di Beccaleone

Gaspare Pero ha ritrovato questo gioiellino comico su Braccio di Ferro 12 del 1972, una perla scritta sicuramente da Alberico Motta a cui piaceva  il Popeye ignorantone di Segar. I disegni sono di Pier Luigi Sangalli.

03/08/16

RECENSIONE: Nonna Abelarda: L'Impero dei robots.


Un nuovo recensore ci delizia: Florindo Fusco (Lambiek) con una bella recensione di una storia di Alberico Motta tratta da Abelarda n. 18, novembre 1972.
Copio ed incollo la lunga, dettagliata ed illustratissima mail:

21/07/15

Le origini *italiane* del gigante Grissino


Il buon Gaspare Pero mi invia una missiva elettrica che vi giro:

Ciao Salvatore,
prima dell'altro giorno, le origini italiane del gigante Grissino erano quelle raccontate da Sandro Dossi in una sua storia, secondo la quale il gigante in realtà sarebbe un orfanello umano abbandonato fuori da un convento e cresciuto dai frati finché la sua crescita ha reso necessario trovargli una nuova sistemazione.

28/05/14

Il regista di "Mondo Cane" in un fumetto per bambini? Si se c'è di mezzo Alberico Motta.


Poi dici...perchè hai sempre preferito il mondo Bianconi a quello Disney?
Mentre nella "House of Mouse" il massimo del citazionismo cinematografico può arrivare ad una bella leccata  di popò per il solito Federico Fellini, il Motta, mi va a prendere il papà di tutti i "Mondo Movie" e me lo piazza così, con nonchalance, in una storia di Niko. Chi è Gualtiero Jacopetti? Insieme a Franco Prosperi è il regista che a partire dal 1962, con il famigerato "Mondo Cane" diede il via ad una serie di  documentari con morti ammazzati, donne discinte ed  animali torturati che fecero inorridire il pubblico cinematografico di tutto il pianeta.

26/02/13

Popeye Meets the Man Who Hated Laughter ...un cartone animato con quasi TUTTI i personaggi del King Features Syndicate!





Trasmesso nel 1972,  Popeye Meets the Man Who Hated Laughter  ( Braccio di Ferro contro l'uomo che odiava le risate) è un film d'animazione americano prodotto per la tv .
Questo  speciale dell'ABC SATURDAY SUPERSTAR MOVIE deve la  sua particolarità, visto che non è un capolavoro nè di sceneggiatura nè d'animazione,  al fatto che ha come protagonisti in unica storia quasi tutti i personaggi a fumetti di proprietà del King Features Syndicate in quel periodo e che ancora  appassionano tutti gli amanti del fumetto classico.

Beetle Bailey, Blondie, Popeye, Arcibaldo e Petronilla,ecc...



Il Cartone è stato anche la rampa di lancio dei Defenders of the Earth (la serie televisiva del 1986)  visto che è la prima volta che in animazione entra in azione il  il gruppo di super eroi formato da Flash Gordon, Mandrake e L'uomo Mascherato.



Il film è stato invisibile per anni sino a quando  un anima pia non ha deciso di caricarlo su Youtube (diviso in quattro parti).









maggiori informazioni nel link qui sotto, dove ho trovato anche  tutte le caps:

http://www.toontracker.com/satsup/ssm3.htm 


22/10/12

La torre del male-Perché il dio fenicio continua ad uccidere?-GB 1972-Dvd Mosaico Media ***1/2


 


Titolo originale : The Tower of Evil -diretto da Jim O’Connoly
Il dvd della Mosaico Media  ha una qualità video  buona,  l’audio invece è dichiarato come un dolby 2.0 ma la resa è quella di un  mono  di bassa qualità.
Interessante goticone degli anni settanta, che sembra  la  versione gore di un episodio qualunque di Scooby Doo.


Personaggi: Il lupo di mare, l’investigatore, la santarellina, la ninfomane, o’ professore, la vittima designata e il “giovine” Brom perennemente infoiato e semideficiente.

Brom ci prova con la santarellina e va in bianco

Brom ci prova di nuovo con la ninfomane e gli va meglio di quanto possa fare presagire la foto.


 
Il presunto killer Saul, reso folle dalla perdita della moglie e del figlio,  è  simpaticissimo.
Il  mostro fa ben poco e reagisce per legittima difesa, sono gli altri , nell’indifferenza generale tipicamente inglese, che si sfracellano sugli scogli per la paura o sparano quando vedono il bel faccione peloso del povero minorato.

Non è un amore?


la povera ninfomane scogliosfracellata di cui scrivevo prima

 
Il dio fenicio è sto coso qui e non uccide nessuno


06/09/12

Oscar Mondadori N. 409 4 Aprile-Pinocchio di Collodi illustrato da Jacovitti-Arnoldo Mondadori Editore1972-*****



Moltissimi sono gli illustratori italiani che si sono cimentati nel ritrarre le avventure del burattino più famoso del mondo Attilio Mussino, Roberto Sgrilli, Fiorenzo Faorzi, Giovanni Mosca, Bruno Angoletta, Mazzanti, Carlo Chiostri, Luciano Bottaro,Umberto Manfrin, Pieluigi Sangallli, Alberico Motta, Nicola del Principe, Sandro Dossi, Tiberio Colantuoni, Galep  ma nessuno è mai riuscito per varie ragioni a raggiungere questi livelli neanche lo stesso Benito nelle sue altre due trasposizioni con tratto moderno. Il primo Pinocchio di Jacovitti nasce nel 1943 per l'editrice La Scuola di Brescia quando il tratto era ancora puro e pieno d'ispirazione americana, certi topini che ricordano  Herriman ed i  tratteggi da striscia sindacata (leggevo in qualche vecchia fanzine che anche i pugni di Cocco Bill sono ispirati a quelli di Popeye vedi i volteggi e le stelline morbide che facevano tanto sia Segar che Sagendorf), vignette che sembrano incisioni del Dorè, una cura del particolare non soltanto comico , un tratto a volte gotico e pauroso come richiedeva il racconto originale di Collodi.





Ecco  il vero  Jacovitti pre-surreale dalla mano unica , il maestro al suo massimo espressivo, pre-commerciale e non ancora costretto a seminare salami , matite e culi per divertire il pubblico.





Per riscoprire gli autori dei fumetti, per trarne il succo grafico , per capire, bisogna scrutare le prime opere e vedere i cambiamenti di maniera a cui a volte arrivano autonomamente ma che spesso vengono dettati dagli editori per accativarsi i lettori: sorrisoni e arrotondamenti, ruffianerie che imbrigliano e sviliscono il genio puro e crudo di gente che non veniva formata alle "scuole del fumetto", inesistenti all'epoca ma che erano concentrati di artigianato e passione.




Pennelli e matite geneticamente fuori del comune.
Uomini  che disegnavano e avrebbe disegnato per sempre ed ovunque anche gratis per il piacere e l'esigenza di farlo.

Artisti.







Leggo dalla prefazione di Franco Cavallone che il burattino versione Benito fù opera sofferta e puntigliosa, Jacovitti si giocava il prestigio ed era intimorito dal "testo sacro", voleva rispettare il romanzo ma nello stesso tempo dare la propria interpretazione.
Il Pinocchio di Jacovitti non è un fumetto ma una novella illustrata fedelissima: con grilli spiaccicati , fatine morte, pescecani orrendi , burattini impiccati e tutto quello che Collodi aveva inserito nella sua fiaba cattiva, satirica ed amara.



Scordatevi quella fetecchia tirolese disneyana per sempre e recuperate le vostre genuine ed italiche radici.

Dubito che sia facile reperire l'albo perchè chi lo possiede non se ne separa.

Per adesso assaggiate le tavole meravigliose che ci ha regalato il più importante ( e nessuna credo

possa smentirmi) disegnatore di fumetti umoristici italiano.

26/07/12

Bud Spencer e Terence Hill a fumetti-Le avventure di Speranza & Carità-Edizioni DUEGI-1974-1975 -La serie-Voto Ufficiale*** (Voto personale*****)


Moltissimi furono i fumetti ispirati agli spaghetti western (come potete leggere qui nel  bellissimo blog di Chico ) ma aldilà del nome della testata pochi erano fedeli ai personaggi cinematografici.




Da un pò colleziono ( e ne ho recuperati un bel pò di albi e strisce) le avventure di "Speranza e Carità" una trasposizione ben riuscita di quel gran cultone che è Trinità con Bud Spencer e Terence Hill.
Molti storceranno il naso nel vedere le tavole di Cirap (Aldo Rapetti), ma posso garantirvi che le sceneggiature di Tristano Torelli sono molto divertenti  e ritmate.


 


A tutti per iniziare e forse perchè economicamente abbordabile (2-4 € al massimo) consiglio  il numero 3 della seconda serie edito dalla Duegi in formato Tex perchè raccoglie le prime 5 strisce e ci fa conoscere le origini dei due eroi. Razzismo, lieve erotismo, mazzate, massacri ,bastardi, bestemmie,lardo, fagioli , asini e puzza di piedi tutti ingredienti che rendono il prodotto interessante.


un classico

I fumetti in questione hanno avuto varie edizioni sia come Albo Trinità (formato nero ) , striscia e albo Bonellide , quello più costoso e' probabilmente il formato striscia perchè in prima edizione ma sempre di pochi dindini si tratta.


citazioni dotte


Esiste anche una serie di Trinità e Bambino forse più rara ( di albi in giro  ne ho visti pochi )
edita nel 1972 dalla Editrice Italia-Editrice Ellepi e composta da  dodici numeri

Massacro di piedi neri a colpi di mitra, cose che non si vedono spesso dalle parti di Ken Parker

18/07/12

"Stanlio & Ollio" nuova serie tutto a colori Larry Harmon pictures corporation, edito da Williams, n°2 del 21 giugno 1972, prezzo di copertina Lire 200 recensione di Fabio Gibertoni

Fabio Gibertoni   mi manda via  mail un altra bella recensione che subito copio e incollo sul blog.



Albo composto da 8 storie, che a mio parere anche se non brillano per
inventiva sono decisamente godibili, rilassanti e soprattutto immergono
il lettore in un atmosfera decisamente classica e retrò.

Per mancanza di tempo e per stringere lo spazio  recensisco solo le
prime 4:

1- Sonniferi


Stanlio è troppo stanco ma non riesce a dormire, così prende un
sonnifero ma il mattino dopo Ollio non riesce a svegliarlo (prova con
acqua, revolverate, saltando di peso sopra l'amico) ma non riesce e lo
lascia dormire. Al risveglio Stanlio rimprovera l'amico per averlo
svegliato 5 min' in ritardo, in realtà il ritardo è di un giorno e 5
min'





2- La Roulotte
Ollio vuole costruirsi una roulotte ma alla fine sarà così pesante che
l'auto non riuscirà nemmeno a smuoverla, causando la distruzione della
stessa.

3- Scrittori

Stanlio e Ollio decidono di cimentarsi come scrittori, con il risultato
che verrà pubblicato solo il libro di Stanlio suscitando le ire
dell'amico.

4- Pitturare il soffitto

I due eroi provano a dipingere il soffitto bisognoso di un ritocco.
Risultato: oltre al soffitto pasticciano anche il pavimento così
chiamano un professionista. Alla fine il conto sarà così salato che non
avendo soldi per pagare l'imbianchino si vendicherà re-imbrattando tutto
peggio di prima.

08/07/11

I miracoli della Sebino



SEBINO
La ditta capace di creare veri concentrati di tecnologia! Altro che gli automi di Vichy, Roullet & Decamps, Lambert, Phalibois, Renou e Bontems.

Ecco la vera scienza degli anni 70





La sora Nella ride se le tocchi il pancino e piange se le fai la puntura. Era anche in cantiere la versione con i chip invertiti per le masochiste.



Gigetto suona la tromba , quindi aveva dei micropolmoni digitali, cose adesso impensabili, probabilmente progetti atlantidei.


Belinda muove gli occhi e la bocca mentre parla e canta in tutte le lingue. Belle bamboline peccato che per spegnerle bisognava l'aiuto di un esorcista allenato. Si mormora che in Sebino evocassero un demone egiziano per in ogni bambola e che il nome del giocattolo sui progetti fosse "Belinda Blair"


Peppino ride, sempre e racconta le barzellette anche se perde la tua squadra del cuore e ti hanno licenziato. Chissà perchè gli hanno scelto un nome terrone...gli Umberto non ridono mai?


Tipitì piange lacrime vere. Il progetto originale fu ceduto al Vaticano per la costruzione di alcune statuine che si trovano in varie chiesette sperdute del mondo.