Visualizzazione post con etichetta Tiberio Colantuoni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Tiberio Colantuoni. Mostra tutti i post

19/03/21

La grande guida a Super Braccio Di Ferro prima serie (di Lorenzo Terranova)

 

Super Braccio di Ferro prima serie

Come sappiamo, le storie di Braccio di Ferro prodotte dall’editore Renato Bianconi, ed edite sull’omonima testata, sono state, nel corso di quasi 35 anni di pubblicazioni, ristampate molte volte su un numero esagerato di collane, alcune di lunga vita, altre effimere. La collana Super Braccio di Ferro è stata la prima, e la più longeva, collana di ristampe del forzuto marinaio. Si articola in due serie, la prima di 86 numeri, dal 1964 al 1972, e la seconda, di ben 277 albi, dal 1973 al 1994. La prima serie nasce inizialmente come raccolta, e questo la rende particolarmente interessante per i collezionisti in quanto possederne i primi numeri consente di accedere ai primissimi, rari albi del mensile. Se non che, nel tempo, i primi albi del Super sono diventati altrettanto rari, e quindi sono molti gli appassionati che si sono interrogati su quali albi originali sono raccolti in qual’altro numero del Super. E inoltre: il Super ha mai pubblicato storie inedite? Questo articolo intende rispondere a queste domande, andando a coprire il primo periodo di vita del Super Braccio di Ferro come raccolta, e quello immediatamente successivo.

19/11/20

I protagonisti del fumetto 1 Braccio Di Ferro (Cosmo 2020) ****


Fa impressione andare in edicola e incontrare di nuovo Braccio di Ferro. Che dire?
Questa è la ristampa perfetta come formato, prezzo e contenuti. Non aveva senso quello che aveva fatto Hachette, volumi in stile Asterix per i popolari fumetti Bianconi, non avevamo il bisogno di colorazioni al computer e tavole enormi, Popeye al massimo si è visto in povera quadricomia e noi lettori siamo abituati al bianco e nero.
Ottima la selezione delle storie, roba vecchissima che neanche Bianconi ristampava più, c'è il primo Sangalli quello dettagliato e non ancora vessato da tempi di produzione cinesi, c'è l'ottimo Colantuoni che ritengo il migliore disegnatore di Popeye in assoluto (anche meglio del suo ispiratore Sagendorf...però le storie che disegnava Tiberio erano meno divertenti).
Mi spiace non ci sia nessuna storia di Sandro Dossi ma credo (e spero) che qualche sua avventura la leggeremo nei prossimi numeri.

19/02/18

Recensione Braccio di Ferro 576

copertina di Pier Luigi Sangalli
Recensione di Gaspare Pero



Braccio di Ferro: Il flagello di Dio (P. Sangalli)**** - Mentre a Spinacia si sta organizzando una sfilata storica in costumi d'epoca che coinvolge anche Olivia e Poldo, in alto mare Braccio di Ferro deve effettuare una deviazione per sfuggire a un'orca (in altri tempi l'avrebbe ridotta a più miti consigli con un bel papagno). 


31/01/18

Fanfiction: Poldo: Beneficenza natalizia

Vignette di Tiberio Colantuoni

Mentre preparo qualche post lunghetto continuo a proporvi a cadenza settimanale le fanfiction di Andrea Micky

Nel bel mezzo di dicembre, quando la città di Spinacia era addobbata in occasione del Natale, Poldo Sbaffini si mise a gironzolare senza meta, cercando un modo per procurarsi qualcosa da mangiare.
“Questa abbondanza starebbe bene nel mio stomaco, ma sono al verde come al solito” disse il mangione, fermatosi ad ammirare la fornitissima vetrina di un negozio di alimentari.

22/09/17

Poldo contro le tangenti




Il caro Gaspare Pero propone:
Ciao Salvatore.
Ti invio una recensione che mi pare interessante.
In questa storia di Colantuoni l'appetito di Poldo viene ostacolato da una coppia di taglieggiatori che lo espellono dalla trattoria di Casagrossa per poi prendergli il "pizzo".

22/03/17

Quando Nonna Abelarda incontrò Satana...ovvero come sarebbe stato Geppo disegnato da Tiberio Colantuoni?


Abelarda decide di concedersi un'avventura interplanetaria e si costruisce nel giardino di casa un razzo (a suo dire meraviglioso). Appena avviato, però, il razzo resta fermo scaraventando la vecchia verso il basso... Lei crede di essere giunta su un lontano pianeta ma, dopo essere stata legata con delle catene che neppure lei è in grado di rompere, viene condotta al cospetto di Satana, dove le è finalmente chiaro di essere scesa all'inferno. Satana intende tenere Abelarda con sé, dato che ostacola continuamente le malefatte di Nik e Nok, delle cui anime si dichiara proprietario, ma lei riesce a liberarsi facendosi martellare il callo del piede, dal cui dolore riesce a strappare le catene, pestare Satana e tornare in superficie.

29/11/16

I Panini Inquinati (1986)


Su Braccio di Ferro 451 ci sta questa storia di Tiberio Colantuoni nella quale Poldo, tentando di scroccare panini ai pescatori, s'imbatte in una vicenda di inquinamento degli alimenti. Non potendo così nutrirsi, decide di indagare, ma i responsabili di uno sversamento illegale di liquami gli danno il benservito...

01/07/14

Braccio di Ferro 386 (1984) recensione di Gaspare Pero


Ecco una recensione come quelle di una volta, o quasi... Ci troviamo davanti a un albo composto tutto da storie di qualità piuttosto alta, il cui recupero consiglio vivamente.

20/12/13

Mario Sbattella non c'è più.



Ne da la triste notizia Sandro Dossi su  Facebook.
Uno dei pilastri di Casa Bianconi.
Un caro amico dello stesso Sandro e di Pierluigi Sangalli, Alberico Motta, Tiberio Colantuoni, Nicola Del Principe, Umberto Manfrin  e di tutti gli altri artisti che ci hanno fatto sognare.
Mario  è andato via questa primavera senza che la famiglia ne avesse dato notizia.

21/11/13

Il Tiramolla dell'Annexia secondo Gaspare Pero


Posto la mailrecensione di Gas75 con qualche aggiunta*:

Ieri, uscito dal lavoro, sono andato in fumetteria a ritirare i due volumi dell'Annexia dedicati a Tiramolla.
Sono davvero due balenotteri, di oltre 300 pagine ciascuno, con una copertina stampata su una apparente "carta povera", che tuttavia rende pienamente la passione dei curatori *(Luca Montagliani per sua maestà Giorgio Rebuffi ) di queste antologie nel raccogliere queste storie oramai antiche e rarissime, oltre a svariati contenuti extra (copertine originali, articoli,...); storie ristampate non attraverso tavole originali (in molti casi introvabili), ma ripulendo scansioni di collezioni private (non sta scritto esplicitamente, lo deduco), sacrificando i colori ma ottenendo un bianco e nero pulito che sa tanto di riuscito "restauro" di queste opere d'arte.

20/11/13

Storia completa! Geppo in “Pubblicità per l’inferno” del grande Sandro Dossi (ovvero Manberto nel girone dei superbi)





L’illustrissimo e gentilissimo Sandrone ci dona questa perla tirata fuori dal baule di tesori Bianconi che stanno lì ad aspettare che qualche intelligente editore si accorga che nelle edicole c’è  fame di Geppo.
Siori che stampate  fumetti, fate un salto su Ebay ed andate a controllare le quotazioni che hanno raggiunto i “giornaletti” del buon diavolo, un albo degli anni sessanta raggiunge i quaranta €, come un Bonelli prima edizione, gli albi anni settanta-ottanta-novanta vanno via a non meno di cinque €.
Ve lo deve spiegare un umile appassionato che il ferro va battuto finché è caldo?

18/10/13

Braccio di Ferro sostituisce Dick Tracy e picchia Pippo -L' agente Tick Stracci (storia scovata da Federico Cenci)


Meravigliosa storia completa disegnata da un dettagliatissimo Tiberio Colantuoni.
Dopo aver menato  Joker, Tarzan, Furia, Mandrake e Felix, Hitler e Goldrake(quasi), il guercio va a sostituire uno smidollato Dick Tracy alla Bianconiana e finisce il tutto con una bella sgrugnata di ricco e famoso canide ebete (no...nessun tronista della De Filipppi)
Vi lascio alle note che il benemerito Chico ha trascritto per noi:

26/05/13

Astor la serie 1979-1980 Edizioni Bianconi lire 500****

Bella copertina di Tiberio Colantuoni

E questi li ricordavate?
Importati con notevole ritardo rispetto alla versione americana, pubblicata sin dal 1964 dalla Gold Key   per ben quattordici anni e 44 numeri  , Little Monsters  descrive la vita e le avventure  dell'ennessima variante della Famiglia Addams, anche se l'ispirazione più forte pare la serie televisiva "The Munsters" nata nello stesso anno sul canale televisivo CBS.

01/03/13

Soldino n.20-25 settembre 1964-lire 100-Edizioni Bianconi****




Un altro bell’albo della nonnetta fulmicotonica uscito durante le Olimpiadi di Tokyo del 1964 , anche se l’unica storia che fa riferimento all’evento è l’ultima di Nerone scritta e disegnata da Alberico Motta.

Soldino e Abelarda: Lo stregone del deserto, disegni di Giovan Battista Carpi****


Poco si è visto di Carpi sul blog nonostante il grande contributo grafico e creativo che il grande (forse il più grande?) autore Disney italiano apportò in casa Bianconi.
La storia è disegnata divinamente e non potrebbe essere altrimenti, la nonna degli anni 60 è già graficamente lontana dalla segaligna ed altissima vegliarda anni 50 ispirata alla Signora Carlomagno di Jacovitti. La cicciottizzazione di Abelarda ci darà la versione definitiva del personaggio che è quella impressa nella memoria della maggior parte dei  lettori.
In questa avventura Soldino e la vegliarda si perdono nel deserto e vengono catturati “dal solito scienziato pazzo delle storie a fumetti”.




La parte più divertente della storia è quella che vede un Soldino ipnotizzato pronto a suicidarsi a comando con un bel colpo di pistola alla testa



Devy Crock: Il cocomero dei gioielli-disegni di Pierluigi Sangalli con chine di Sandro Dossi***



Lo sceriffo Devy doveva essere un personaggio apprezzato da Renato Bianconi, visto che provò più volte ad utilizzarlo come titolare di testata sia in albi dal formato classico che in quelli (bellissimi) in formato “nero”.  A me personalmente non ha mai fatto impazzire e anche questa storia non ha particolari guizzi creativi che la sollevino dalla media e parla di ladruncoli  e scambi di cocomeri.
  
Abelarda e Bongo: Diamanti sacri-disegni di Tiberio Colantuoni***1/2



Il tratto splendido ed originale di Tib al massimo del suo splendore.
Bongo qui è ancora ignudo ma è gia un carattere abbastanza definito.
Ricordo per chi non lo sapesse che il gorilla bianconi nacque come criminale alleato di Nik e Nok (ho la storia da qualche parte in soffitta) ed in seguito fù forzatamente adottato a colpi di sberle redentrici dalla vecchia. Bongo è un personaggio che negli anni , per fortuna, non diventa mai un “buono”, tenta sempre di buggerare Abelarda in funzione della sua droga preferita:le banane. Il personaggio peloso è uno dei miei preferiti, come il Pugagioff di Rebuffi ha personalità da vendere ed è così simpatico e selvaggio che ruba spesso la scena ai protagonisti delle storie. Bianconi aveva notato le potenzialità dell’animale cartelluto  e per un periodo lo aveva promosso a titolare di testata autonoma. In questa storia africana la vecchia deve avere a che fare con gli imbrogli del quadrumane e dei ladri di gioelli.
  
Vignette e Storiella muta di Mario Sbattella: vi propongo questa perlina di metafumetto.


  
Volpetto e Abelarda: Il Parco Nazionale-disegni di Tiberio Colantuoni****


La storia più divertente dell’albo. Volpetto e la nonna  vogliono fare un safari fotografico al parco nazionale di Bancarotta. Un bracconiere travestito da orso  si offre come guida ma in realtà vuole far andar via i due sgraditi curiosoni. Le gags più divertenti sono quelle inerenti le multe che vengono comminate ad Abelarda per maltrattamento del finto animale. Tutto  culmina nella tortura di Volpetto da parte del plantigrado camuffo con la vegliarda costretta a guardare passiva per paura delle contravvenzioni.
  
Nerone: Il grande atleta-storia e disegni di Alberico Motta***1/2

  
Come scrivevo in apertura l’unica storia che fa  riferimento alle Olimpiadi di Tokio del 1964. Qui il nostro amato bastardone si sostituisce a molti atleti dell’evento rimediando soltanto figuracce. Alla fine, visto che non beccherebbe nessuna medaglia, si sostituisce ai giudici affibiandosi tutti i primi posti. Nerone fugge coperto dalle  pomodorate del pubblico. Una storia deboluccia, Motta ha fatto di molto meglio con questo personaggio ma tenendo conto che è un probabilissimo “Istant Comic” prodotto in pochissimi giorni e in virtù del famoso evento sportivo è comunque degna di lode.

La Bianconi degli anni 60 come parco autori, qualità di sceneggiature e disegni era a  mio avviso produttrice di albi di qualità uguale e a volte superiore a quelli che proponeva il Topolino Mondadori dello stesso periodo.  Le vendite dovevano anche andar bene visto che Soldino nel 1964 era quattordicinale.

Erano bei tempi tenuto conto che adesso molti fumetti italiani se va bene sono ormai bimestrali e gli unici che riescono a reggere la mensilità sono  quelli della Bonelli e le traduzioni dall’estero.
Forse l’unico settimanale a fumetti rimasto nelle edicole italiane è proprio Topolino e ormai non si può che fare il tifo per lui visto che è l’ultimo baluardo del fumetto umoristico per ragazzini. A volte me la prendo con la testata di Mickey Mouse perché penso che abbia rubato (pagando fior di dindini)  il meglio della produzione umoristica italiana in nome di un personaggio Yankee ma non potrò mai negare che molte cose belle si sono lette anche in quei paraggi.


22/02/13

Super Braccio di Ferro n° 192 - Novembre 1987 - L. 1500 - Recensione di Luca Romanelli


Timoteo - Stile marsigliese (****) testi di Alberico Motta, disegni di Tiberio Colantuoni



 Tra le numerosissime storie del filone "rapimentistico" - quelle, per intenderci, con protagonista Timoteo che le tentava tutta per involare la donzella a BdF ma finiva puntualmente saccagnato - è forse la più divertente in assoluto. Un ispiratissimo Motta, a suo agio come non mai quando si tratta di dar sfogo ad un po' di sano sadismo, ne fa passare di ogni al bestione, fino al geniale finale in cui il poveraccio, pesto e scornato, smette i panni di gangster à la Belmondo e prega letteramente Braccio di tornare a pestarlo old style. Si ride come matti dalla prima all'ultima vignetta.



Trinchetto - La mappa falsa (**) disegni di Tiberio Colantuoni
Il vecchiaccio frega una mappa del tesoro a Pisellino approfittandosi della sua ingenuità infantile, ma il suo losco piano non andrà a buon fine. Trama ultra-standard e nessuna sbronza, niente di che.



Olivia - Il cappellino nuovo (**) disegni di Pierluigi Sangalli
Vecchia storia breve ristampata per l'occasione. Olivia scommette con Pisellino che quel distrattone di Popeye le farà i complimenti per il nuovo cappellino, ma il guercio (essendo, per l'appunto, limitato di veduta) manco se ne accorge. Carina.


Braccio di Ferro - Il filtro di circe (***) disegni di Pierluigi Sangalli



Bacheca, che come è noto produce più filtri del Laboratorio Acqua Acetosa, se ne inventa uno che trasforma gli uomini in cinghiali. Sarà Braccio, al solito, a sventare il suo piano a suon di castagne spinaciose. Vale la pena di segnalare la sequenza in cui Timoteo si dimentica all'istante di quell'attaccapanni di Olivia e si allupa di brutto alla vista di una biondona che ignora essere sua madre trasformata. L'ombra dell'incesto in un fumetto Bianconi. Ma quanto erano avanti?

Poldo - Sbafando s'impara (***) disegni di Tiberio Colantuoni
Lo Sbaffini, maestro nell'arte di intortare quel fesso di Casagrossa, stavolta si becca un fracco di legnate, ma saprà sfruttare a suo vantaggio anche i lividi. Molto divertente, come quasi tutte le storielle in cui appare Barbaspina, a mio parere personaggio fin troppo sottovalutato.

Trinchetto - Barbera e psicopittura (***) disegni di Pierluigi Sangalli




Braccio e Olivia credono che a Trinchetto abbiano ceduto le rotelle e, su consiglio di un simil-Freud (in realtà l'amico Oreste), gli somministrano l'unica medicina che possa soddisfare i suoi desideri repressi (sì, proprio quella). L'inganno verrà scoperto col solito metodo dei fumetti Bianconi: ascoltando gli imbroglioni che hanno la pessima abitudine di spiattellare tutto a voce alta. Divertente, come tutte le storie con al centro i raggiri del vecchio sbevazzone.

Braccio di Ferro - Invenzioni strampalate (****) testi di Alberico Motta, disegni di Pierluigi Sangalli




Il guercio, folgorato dall'incontro con uno scombinatissimo ex compagno di scuola, viene colto dalla sindrome di Archimede (quello della Disney) e si mette a ideare cose astrusissime come l'ombrello a copertura totale o la bici a ruote giganti "per non finire nelle rotaie del tram". E il bello è che due loschi tizi dell'ufficio brevetti cercano pure di fregargliele! A completare il quadro, le manovre altrettanto sporche di Poldo il manigoldo. Genialate marca Motta a iosa.

Poldo - La sfida dei panini (**) disegni di Tiberio Colantuoni

Incredibile ma vero: esiste qualcuno che non solo ha l'ardire di sfidare Poldo a chi mangia di più, ma è pure lì lì per batterlo. Non fosse che il viscidone chiama in aiuto con l'inganno l'amico Braccio, che con un pugnazzo ben assestato fa sputare allo sfidante tutti i panini ingoiati (bleah).

Grissino - Sedia su misura (**) disegni di Pierluigi Sangalli

Nella media delle storie sul gigante cleptomane inconsapevole. Personalmente non sono mai stato un suo fan sfegatato.


Timoteo - La cattura di Joe (***) testi di Alberico Motta, disegni di Tiberio Colantuoni


Timoteo è causa involontaria dell'evasione del terribile Joe Bestione (non è chiaro se sia un cognome o un soprannome) e gli tocca riportarlo in galera se vuole evitare di finir dentro a sua volta. Ma sarà il solito Braccio a sistemare le cose. Si ride soprattutto per i tragicomici tentativi del figlio della strega di ricondurre Joe in gattabuia, uso di armatura medioevale compreso.

04/02/13

Braccio di Ferro 309 del 18 febbraio 1983-recensione di Gaspare Pero


 

1) Braccio di Ferro - La febbre dei saldi (disegni P. Sangalli) ****
L'Associazione Consumatori ha pubblicato un articolo secondo cui approfittare dei saldi conviene, così Braccio di Ferro si ritrova ad accompagnare Olivia a battagliare per negozi a caccia di articoli a prezzo ribassato; in realtà il presidente dell'Associazione Consumatori riceve una tangente dai negozianti per pubblicizzare i saldi in cambio del consiglio di rincarare i prezzi aggiungendo solamente che sono in saldo! La truffa funziona finché Braccio di Ferro non trova due assegni a nome del presidente dell'Associazione...



 

2) Poldo - Il trucco dei panini (disegni T. Colantuoni) *****Un furbissimo Poldo scrocca due panini suggerendo poi al salumiere di mettere delle trappole, quindi si finge ferito dalle trappole stesse per farsi offrire dei panini in cambio della soffiata delle trappole. Smascherato, scommette che le trappole ci sono davvero, e ci guadagna pure dei soldi!



3) Pisellino - Mezz'ora di footing (disegni P. Sangalli) **Una serie di imprevisti costringe Pisellino a correre... prima del momento previsto per la mezz'ora di footing quotidiano.

4) Grissino - I passatempi del gigante (disegni di P.Sangalli con chine di S.Dossi) (Grazie Sandro!) Annoiato, Grissino recupera dei cassoni di sapone abbandotati durante un naufragio, per fare bolle di sapone, che però esplodono sulla città causando vari danni. I cittadini gli procurano del chewing-gum su misura, ma i botti prodotti dai palloni fa rompere i vetri delle case!





5) Trinchetto - L'arte del poker (disegni P. Sangalli) ***Stufo di essere sempre battuto a poker, Trichetto tenta di vincere a poker studiando da un libro di lezioni... scritto dal suo avversario!

6) Bacheca - Bacheca non ha fortuna (disegni P. Sangalli) ****Per fare girare la fortuna a favore di Timoteo, Bacheca tenta di rubare Berenice, la gallina portafortuna di Braccio di Ferro (ripescata dalle strisce di Segar del 1928/29)! Tuttavia i vari tentativi non andranno a buon fine, e la strega si ritroverà con un gelato sulla schiena, lanciatole da Pisellino per farle mollare il volatile, che le causerà l'influenza. Timoteo non potrà fare altro che chiedere in affitto Berenice affinché sua mamma guarisca.



29/01/13

Il meraviglioso Braccio di Ferro di Tiberio Colantuoni.

E' vero che nell'immaginario dei fans l'accoppiata Alberico Motta/Pierluigi Sangalli ha generato le storie migliori del Popeye nostrano, ma volete sapere qual'è graficamente il mio Braccio d'Italia preferito?


quello di TIBERIO COLANTUONI.

Queste tavole sono tratte tutte dagli ultimi albi di Braccio di Ferro Bianconi pubblicati tra il  1998 e il 2000.  In quel periodo, citando Sauro Pennacchioli da Facebook, gli autori erano invitati a prendersi più tempo nel tratteggiare le nuove storie per mantenere una qualità che potesse almeno raggiungere gli standards di Topolino. Secondo me  la colpa della morte del Braccio Bianconi fù il tentativo di arruffianarsi il nuovo pubblico con colori sgargianti ed abiti alla moda dimenticando gli appassionati.
Colantuoni continuò a disegnare il suo Popeye classico con un tratto che a volte supera come quantità di dettagli anche quello di Bud Sagendorf (anche se qualche storia orrida con il Popeye in cravatta la disegnò anche Tiberio).
 










 



Queste  storie prima o poi le recensirò tutte perchè specialmente quella di Trinchetto calciatore è na cosa fantastica

25/01/13

Speciale Gatto Felix –supplemento n.7 del mese di Luglio 1975-Edizioni Bianconi-164 pagine-lire 350*****




Creato da Otto Messmer per lo studio di Pat Sullivan, Felix The Cat ci accompagna sin dal 1919, anche se nel primo cartoon “Feline Follies” non era ancora accreditato con il suo nome di battesimo. Sarà lo stesso Otto Messmer ha trasporre su carta le avventure dell’onirico felino con storie surreali e magiche, verrà in seguito “topolinizzato” e imborghesito da Joe Oriolo. In Italia i primi a pubblicare le tavole domenicali di Felix furono quelli del Corriere dei Piccoli che in seguito fu  pubblicato da moltissimi altri editori sino ad approdare alla versione italiana di Bianconi nel 1962.
Del Felix Bianconi secondo la Guida del Fumetto di Gianni Bono escono almeno 296 numeri con testi di Tiberio Colantuoni, disegni di Alberico Motta, Umberto Manfrin e Agnese Fedeli. Qui scorgo alcune imprecisioni e leggerezze del Bono, innanzi tutto Manfrin fù uno degli ultimi a prendere in mano la matita per Felix dandone la versione meno fedele del personaggio, divertentissima per carità ma il gatto di Manberto era una versione furry del Cucciolo Alpe in cui Umberto poteva  come al solito scatenare la sua fantasia inserendo un mare di personaggi creati da lui ma che nulla avevano a che fare con la versione originale. Agnese Fedeli, da quel che ho letto e da quel che si dice era prevalentemente l’inchiostratice di Pierluigi Sangalli e propendo sul fatto che molti testi siano stati scritti  da Alberico Motta riconoscendone lo stile narrativo piuttosto che pensare a Tiberio Colantuoni come sceneggiatore di tutta la serie. La dimenticanza più grande del Bono è la grande mole di lavoro di Sandro Dossi, che produsse la maggior parte delle storie degli anni 70/80 ,  il meraviglioso lavoro di Mario Sbattella e Pierluigi Sangalli.
L’albo che recensisco ,  visto lo stile grafico credo sia di quasi  tutte ristampe di storie degli anni sessanta.
Al contrario di quanto si è fatto per Popeye, gli autori italiani in queste storie erano fedelissimi alla versione americana, ponendomi il dubbio da ragazzino che molte delle storie fossero originali, non so se lucidassero o adattessero alcun storie americane (Come succedeva negli Albi Vita di Braccio di Ferro) ma alcune tavole sono al livello di quelle di Otto Messmer.

La copertina è di Alberico Motta e tutte le informazioni relative sugli autori sono state corrette da Sandro Dossi.

1) Felix-La collana di Perle - disegni di Mario Sbattella con ripasso di Sandro Dossi: sulla scia delle grandi avventure americane abbiamo qui il Gatto alle prese con il mondo subacqueo, ritroviamo le lampadine delle idee che diventano torce tascabili, i punti interrogativi utilizzati come ami da pesca e tutto il nonsense favoloso della produzione messmeriana. Un piccolo capolavoro ai livelli della produzione originale*****


2) Felix-le pastiglie per volare - disegni di Sbattella inchiostrato da Dossi,. Anche qui si predilige il personaggio classico in un avventura in cui il gatto utilizza delle pillole  magiche che gli permettono il volo per diventare una sorta di super-eroe che va in aiuto di chi è in pericolo. Peccato che tutto si risolva in un sogno****


3) Inki e Dinki - una favola moderna - disegni di Mario Sbattella- gradevolissima rivisitazione della fiaba di Cappuccetto Rosso. Il pronipote del lupo cattivo è tratteggiato divinamente da Sbattella  risultava così simpatico che mi dispiace non sia stato riutilizzato come personaggio principale di qualche altra storia*****


4) Felix - il chicco d’oro - disegni di Pierluigi Sangalli  con ripasso di   Sandro Dossi: ecco qui il tratto originario del maestro, quello che prediligo. Felix trova il famigerato Chicco D’oro del caffè “Baulisto” (credo che la Paulista in quel periodo avesse sponsorizzato un concorso simile a quello della storia) e scopre inavvertitamente che l’oggetto è il talismano della regina del Congo. Piuttosto che portare il chicco al produttore del caffè per ricevere in premio un quintale di miscela arabica decide d’investire tutti i suoi risparmi per il viaggio in Africa sperando nella riconoscenza della nobile africana. La regina come premio al povero gatto dona un viaggio di ritorno per l’america ****


5) Inki e Dinki - I pericoli delle vacanze - disegni di Pierluigi Sangalli  con ripasso di   Sandro Dossi: - Inki e Dinki sono avidi consumatori di chewing-gum , i botti dei palloncini di cicca sono insopportabili per lo zio ma Felix decide di perdonarli visto che grazie alle gomme i due gattini vincono un’attrezzatura da campeggio completa. I tre felini possono finalmente partire per la vacanze che si riveleranno il solito disastro comico in cui incorrono tutti i personaggi dei fumetti****



6) Felix – La pittura non rende - disegni di Sbattella inchiostrato da Dossi. Felix vuole utilizzare le sue doti artistiche per fare qualche soldino visto che si trova come molti italiani del 2013 dopo il pagamento dell’Imu.
Tra villici fetenti che aspettano che venga sepolto dalla sabbie mobili per poterlo recuperare e chiedere denaro per la prestazione di salvataggio e vecchi che vogliono pezzi d’asfalto per poter portare a casa il capolavoro del gatto ormai costretto a madonarro il povero felino non riesce neanche ad andare in prigione per potere mettere qualcosa sotto i denti. Ci troviamo nel primo caso d’evasione all’inverso, Felix lima le sbarre per andare al fresco****


7) Felix – Il gatto con gli stivali -  disegni di Mario Sbattella: Felix si sostituisce al gatto delle fiabe per combattere contro l’orco con orgoglio e tentando di non utilizzare l’astuzia tipica dei felini. Viene malmenato di brutto e rispedisce il più furbo personaggio delle favole a fare il suo dovere****

8) Felix - Gita in alto mare -  Disegni di Mario Sbattella: Felix contro un Polpo malefico e dei cannibali***


9) Felix - Il talismano dei desideri - Disegni e  storia di Sandro Dossi: Piccola lezione di filosofia che mi pare del periodo felixiano "moderno"dei primi anni 80. Dolce e piena di significato****





10) Felix – a pranzo dai cannibali - disegni di Mario Sbattella(a cui a quanto pare piaceva disegnare africani affamati). Il gatto catturato da pigmei piranha tenta d’insegnare loro  le raccomandazioni di Monsignor della Casa. I cannibalini  accolgono l’idea di utilizzare posate e buone maniere ma non cambiano ahimè gusti alimentari****


11) Felix- La testa del brontosauro -  gran finale con una bella storia avventurosa disegni di Pierluigi Sangalli  con ripasso di   Sandro Dossi, Felix , guardiano del museo , visto il grande premio in denaro  per l’eventuale  recuparatore, decide d’improvvisarsi novello Indiana Jones e va alla ricerca della testa fossile di un brontosauro. Dopo varie peripezie, contro la tribù pellerossa dei gatti sornioni il povero micio porta al direttore del museo soltanto frammenti sparsi del teschio. Verrà ripagato con dei dollari stracciati.****



Se trovate un albo di Felix degli anni 60 andate sul sicuro per quanto riguarda la qualità delle storie, gli speciali come questo, anche se di periodo successivo possono essere considerati comunque un otttimo acquisto visto che sono una selezione del meglio un po’ come si fa in casa Disney con i classici.