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17/06/22

Scooby Doo in un fumetto Disney


È la prima volta che vedo Disney copiare Hanna & Barbera, anzi i fumetti e i personaggi della casa di Walt sono serviti spesso come ispirazione per tutti gli altri. Non di rado, ad esempio, negli albi Alpe e Bianconi certe sceneggiature erano clonate da storie pubblicate sul Topolino libretto Mondadori. Nicola Del Principe invece aveva creato il suo pantheon personale per buona parte dai personaggi di Hanna & Barbera, ne era talmente affascinato che quando disegnava Tom & Jerry, di cui Bianconi deteneva i diritti, il suo tratto sembrava uscito da un  comic americano. Il suo Pinocchio sembrava una perfetta fusione  tra quello Disney e una versione hannabarberizzata. 

21/02/22

1.067.445 copie vendute


Topolino nunero 1963 del 1993, tutto grazie ai Topowalkie.

In pratica nei primi anni novanta in giro c'erano più Topowalkie che cellulari.

21/08/19

Marzolino Tarantola di Bonvi RIZZOLI 1980 ****


Quanto mi manca  Bonvi! Sturmtruppen è stata la migliore striscia italiana di tutti i tempi, non me ne voglia il longevo Lupo Alberto di Silver. Di Bonvi mi piaceva la follia, erano tempi in cui l'autore di fumetti era anche lui fatto di fumetto. Lo ricordo pazzo nel Be Bop A Lula di Red Ronnie e in tutte le sue interviste, sempre fuori dalle righe. Non meritava di essere piallato da un autista balordo, ci ha dato tanto divertimento e chi ci ha fatto ridere merita un posto speciale in questo mondo triste.

13/04/16

Recensione: Oscar Bestsellers N. 1100 : L'Uomo Ragno: Nascita di un eroe (John Byrne) 2000**1/2


Grande delusione questa rilettura delle origini di Spiderman realizzata da John Byrne. Dovrei dare in realtà una doppia votazione, una al Byrne scrittore e una quella disegnatore. Nel secondo caso un bel quattro stelle sarebbe meritatissimo ma ahimè a livello sceneggiativo sono troppe poche le innovazioni rispetto alle origini classiche del Ragno di Lee e Ditko (anche se Kirby diceva che pure Peter era roba sua). "Nascita di un eroe" pare un po’ il restyling Recchioniano di Dyd, solo che al posto di dare uno smartphone all’OldBoy qua lo Zio Ben spende tutti i suoi risparmi per comprare decine di Pc al giovane Parker. Nel 1998 le testate del ragno di quartiere erano in calo e siccome John Byrne aveva fatto miracoli con i Fantastici Quattro   e dato uno bello svecchiata al Man of Steel si pensò di fargli fare un remake delle origini del tessiragnatele che da lì a poco avrebbe ritrovato la popolarità di un tempo grazie alla trilogia cinematografica di Sam Raimi, regista che da questo esperimento di carta mi pare abbia preso più che un' ispirazione.

03/12/14

Marco Rota: Zio Paperone e il deposito oceanico - Almanacco di Topolino 215 del 1974****


Adoro Rota. Il tratto di Marco a me non è mai parso così fedele allo stile Barksiano (tipo il clone Vicar) , l'artista italiano è più asciutto e dinamico, come tutti quelli della scuola nazionale, le influenze ci sono state e sono evidenti, ma forse più nella costruzione delle storie, avventurose e lunghe, nella rappresentazione di Paperopoli, metropoli come Duckburg e non borghetto di provincia come nella tradizione nostrana e nel respiro "americano" nel tratteggiare i personaggi, anche se nessuno gli ha mai perdonato quella volta in cui ha reso Paperone e Nonna Papera fratelli. Il nostro, rapitoci da Egmont quando Mondadori lasciò il passo a Disney Italia, ha continuato a produrre avventure, ma ahimè, l'occhio orbo del modernismo ci priva sempre più della sua arte in funzione dei tanti cloni cavazzianani che riempiono le pagine del Topolino settimanale. E poi vogliamo parlare dell'Almanacco?

16/09/14

I migliori sei editori di fumetti del 2013-2014 secondo la mia capoccia.

1) Al primo posto piazzo Cosmo, questa intraprendente casa editrice mi ha deliziato con le sue proposte a basso costo di BD e comics che di solito sono venduti a prezzi impossibili  nelle fumetterie ed in libreria. Cosmo ha ereditato la linea che aveva intrapreso la G.P. publishing, l'unica cosa che ho da ridire e lo scarno apparato redazionale e nello stesso la mancanza di figure "chiave" a cui rivolgersi. Non sarebbe male un angolino della posta ed i commenti nelle svariate pubblicazioni proposte e che hanno riportato me (e molti altri) in edicola.

30/05/13

Gallery: Gli strepitosi Masters of The Universe di Giuliano Piccininno!

Copertina del diario del 1987

Il gentilissimo Giuliano, conosciuto su Facebook, oltre che un ottimo illustratore è anche un profondo conoscitore del fumetto italiano come mi ha  dimostrato dai commenti tosti  quando posto qualcosa di retroniko a casa di Mark Zuckerberg

31/03/13

Gli Albi di Topolino N.1368 del 25 gennaio 1981-Arnoldo Mondadori Editore-Lire 200 ***1/2


Contenuto:
  
"Zio Paperone e il galateo massacrante" ristampata da Topolino n. 958, scritta da Giorgio Pezzin, disegnata da Romano Scarpa e inchiostrata da Sandro Del Conte (vedi qui).

Zio Paperone come ben si sa è  un miliardario alla Francesco Amadori, ruspante e verace, poco adatto a  conversazioni salottiere. Per il motivo sopra citato, il vecchio pennuto,  viene spesso preso in giro dalla "Paperopoli bbene" e quindi chiede aiuto (incalzato ovviamente da Paperino) a Brigitta che è esperta di Bon Ton. La papera  impone lezione intesive di galateo all'avarissimo zion,  trasformandolo in un  novello Costantino Della Gherdesca. Ahimè i ricconi del Billionaire di Duckburg hanno ormai adottato un look "grunge" e amano fare i finti barboni radical chic.****




La seconda storia, " I Bassotti e la rapina troppo facile",  è in gergo bianconiano una "storiella minima", disegnata in questo caso da Tony Strobl . Zio Paperone inganna i ladrucoli per effettuare un trasloco di dollari dal vecchio ad un nuovo deposito. Di maniera**



Albetto da recuperare almeno per la prima storia.

23/03/13

Oscar Mondadori n° 305 - ZIO TIBIA COLPISCE ANCORA (1970)*****


Ingiusto  spoleirare il contenuto delle storie  di questo pregiato Oscar Cartoon, sarebbe un peccato anche se molte trame sono trasposizioni di racconti conosciutissimi di Poe, Bierce o Lovecraft .
Il pregio maggiore dei fumetti di Creepy dell'americana Warren era il taglio veloce della riduzione, la capacità di autori come Archie Goodwin di comprimere in 5-6 pagine racconti che ne erano lunghi anche più di cento. Molte delle storie originali sono state, invece, seminali per l'immaginario dei registi horror degli anni ottanta, anche se molto probabilmente i ricordi di quel che hanno letto da bambini ha ingigantito la quantità di violenza presente in questi comics che è molto più bassa di quel che ricordavo anche io.
Niente splatter, pura  atmosfera   prodotta da artisti come Neal Adams , Steve Ditko , Frank Frazetta , Angelo Torres , Alex Toth , Al Williamson e Wally Wood . Non tutti quelli prima menzionati sono presenti in quest'albo. Quello che  in  "ZIO TIBIA COLPISCE ANCORA" mi ha dato le  sensazioni migliori è stato Tom Sutton, specializzato nelle riduzioni di Poe , con la sua  ottima costruzione della tavola e per il dettaglio maniacale.

Tom Sutton

Questa è un lettura lenta, "contro il logorio della vita moderna",  le storie vanno lette ad una ad una perdendosi nella vetusta regola dell'infarcire di lettere ogni singola vignetta, in ogni pagina c'è più testo che in un intera serie di manga.

Donald Norman

Scordatevi il fracasso delle produzioni supereroistiche.

Alex Toth
 Assaporate il lavoro di pennello

Angelo Torres

Ric Estrada

Jack Sparling

Godetevelo in silenzio, al buio schiarito dalla  sola luce di candela.

Gutenberg Mondiero



Tom Sutton

Neal Adams


Consigliatissimo, di facile reperibilità a prezzi  abbordabili come quasi tutta la serie Oscar Mondadori.
Ricordatevi che il  prezzo alto nel campo del fumetto non è mai sinonimo di qualità  o rarità ma soltanto follia  collezionistica.


03/03/13

Revolver Susy

Pubblicità di retrocopertina dall'albo "Strippy la ragazza detective" del 1968 edito della Mondadori.
Dietro un grande criminale c'è sempre una piccola stronza



13/12/12

Batman, Ratman e Jerry Lewis da Batman 23 edizioni Mondadori del 1967****




Il Batman a fumetti degli anni sessanta era influenzatissimo dalla serie televisiva con Adam West, quello pubblicato dall’edizioni Mondadori proponeva infatti  le scanzonate e solari storie DC  piene di gadget inverosimili, indovinelli alla  Vezio Melegari , nemici buffoni , onomatopee esagerate , gnocche campy e ragazzini saputelli. Jerry Lewis è stato probabilmente il comico internazionale più famoso dei sixties ed aveva una propria testata di comics personale l' “American Funniest Comics Mag! The Adventures of  Jerry Lewis” piena di umorismo strampalato e molto “Mad comics”. La Mondadori coraggiosamente propose una di queste avventure (quella originale è nel  numero 97 del 1966) in un Bat-albo natalizio che merita di entrare nella collezione di tutti gli appassionati alla faccia di Frank Miller e Brian Bolland.




L’incontro con i pipistizi avviene quasi per caso. Jerry lewis ed il nipotino restano senza la governante Maga Magò e rimbambendosi davanti alla tv vanno in overdose di bat-avventure. 

I due decidono allora di “scendere in campo” anche loro contro il crimine scegliendo il nome di battaglia di RatMan (Leo Ortolani è un grande del fumetto , ho comprato  la collection per anni ma il nome del suo character più famoso è stato utilizzato almeno una decina di volte da Moebius sino agli indipendenti americani…spero nessuno abbia mai registrato i diritti internazionali per il nome)  e Rattin


Peccato che in città gli affetti da “sindrome di Kick-Ass” siano moltissimi. Il Canguro , deficiente neo criminale scambia il nipote di Lewis per quello di un miliardario e lo rapisce.



Jerry incappa nei veri Batman e Robin che poverini non hanno più il tempo di fare i super-eroi seri perché devono riparare i danni degli imitatori  teledipendenti sparsi per gli U.S.A.

Le gags e la parodia della serie televisiva prendono il sopravvento con gustosissime citazioni, Robin che scambia qualunque indizio evidente per un malefico quiz dell’Enigmista, Batman che paga la Bat-mobile a rate perché nessuno in banca concede prestiti ai tizi in maschera, frecciatine al Comics Code Authority  e chi più ne ha più ne metta.



Tutto finisce in un hellzapoppin di super criminali di Gotham city travestiti da canguro  che vengono alla fine sconfitti  da Delizia la tata megera del buon Jerry.



Da leggere assolutamente.

Bonus  il video del cameo del vero Jerry Lewis nella serie di telefilm dell'uomo pipistrello

12/12/12

Michel Vaillant-il pilota di carta dal cuore d'acciaio*****




Vintage di classe in edicola, non leggevo le storie di Michel Vaillant dai tempi dei meravigliosi Classici dell'Audacia degli anni 60 della Mondadori.


Visto il costo "collezionistico" della vecchia collana mi sa che viro a questa bella ristampa economica allegata alla Gazzetta.



Creato nel 1957 da Jean Graton per alcune storie brevi su Tin Tin , visto il gradimento del pubblico il pilota ottenne il  primo albo autonomo di grande successo nel 1959.



In italia fù pubblicato a lungo sul Corriere dei Piccoli (poi  dei Ragazzi) e negli Albi Ardimento, altre edizioni furono realizzate più recentamente da Alessandro Distribuzione e Comic Art.
La stessa Gazzetta della Sport aveva pubblicato la storia "San Francisco Circus" a puntate nel 1979.

L'ultima volta che si è visto Michel in edicola è stato nei Classici del Fumetto Serie Oro n. 27 della Panini nel 2005.Quello che ha sempre contraddistinto la serie è la cura maniacale nella realizzazione delle auto e dei circuiti con comparsate di piloti del mondo reale,credo che sia uno dei pochissimi bd sportivi (io non ne ricordo altri) che riesce ad appassionare, grazie alle trame "gialle" e alle splendide tavole, anche  chi non ha geni agonistici come me .





Il  film del 2003 "Adrenalina blu - La leggenda di Michel Vaillant", tratto molto liberamente dalla storia   'Un 13 in gara' è stato visto dai fans come un piccolo tradimento perchè  rispecchia poco la psiche del personaggio originario ma è stato gradito dagli sportivi per  le esagerate e fastnfuriose riprese.



Le  auto e i circuiti sono  tutto opera artigiana  di Graton senza l'utilizzo delle pratiche photoshoppose degli  artisti moderni quindi un opera dal design tecnico spaventoso, quello che sarebbe venuto fuori se PininFarina avesse deciso di fare il fumettaro.



Cito testualmente dalla campagna stampa:

Il fumetto è un esclusiva per Gazzetta: ogni albo, infatti, non contiene solo una storia auto-conclusiva ma contenuti editoriali extra inediti in Italia (storie brevi e testi di approfondimento).
Ogni mercoledì sarà in edicola un nuovo albo: i primi tre costeranno solo 1€, gli altri 2,99€.
La prima storia è interamente ambientata a Monza, ripercorrendo le emozioni e i luoghi simbolo dell’emozionante Gran Premio d’Italia.





Questa qui sotto è la riproduzione della macchina di Michel Vaillant realizzata da Chevrolet, che ha corso e vinto il WTCC di Portimao quest’anno.