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02/11/20

Cucciolo e Beppe in Gli eroi dell'abisso (1956)

Il caro Florindo Fusco (Lambik) mi ha inviato questa storia del 1956 e ristampata su “Le Storie di Cucciolo”, anno XI, nr. 5, maggio 1969. Io non riesco ad individuare l'autore e vi lascio le note che mi ha inviato Lambik

07/01/20

I soliti ignoti di Manberto: Tiramolla "Buco che fai sorpresa che trovi"






Florindo Fusco mi ha mandato per e-mail questa bella parodia del capolavoro di Monicelli realizzata da quel geniaccio Umberto Manfrin.

Scrive Florindo:

Buco che fai sorpresa che trovi", era inclusa in "Il grande Cucciolo" n. 10, supplemento  a "Storie e Fiabe" n. 4 dell'agosto 1973A me pare che questa storia debba essere stata pubblicata per la prima volta diversi anni prima del '73, forse nel 1958. Ipotizzo che quella sia la data, sulla base di alcuni elementi che sembrano riferiti quell'anno: il film "I soliti ignoti", di cui nella storia abbondano evidentissime citazioni, uscì proprio nel 1958; il maggiordomo Saettacomparso (se non sbaglio) nel 1959, non è tra i personaggi; nella prima vignetta compare, tra gli altri riferimenti alla parola-tormentone "buco", anche il cartello "votate Bucalossi",  probabile riferimento al politico Pietro Bucalossi, che pur non essendo ancora diventato stranoto, proprio nel 1958 (maggio) era stato eletto deputato per la prima volta nella circoscrizione di Milano.Un piccolissimo dettaglio che personalmente mi affascina: nella prima spassosissima vignetta si vede un pilastro (angolo del cinema, in alto adestra) che da solo, per quanto mi riguarda, ha il potere di imprimere alla scena un delizioso sapore anni '50.

05/05/17

Tricokaputt e Tricofulgor (1968)


Tempo fa un lettore del blog citò i titoli di alcune storie di Cucciolo che ricordava con nostalgia. Uno di quei titoli, “Tricokaputt e Tricofulgor”, mi è rimasto impresso nella memoria. Tra i pochissimi albi che ultimamente mi sono capitati casualmente tra le mani, un Cucciolo del 1968, ho ritrovato proprio quella storia.

29/09/16

Non siamo Mondadori ma le parodie le sappiamo fare anche noi! La commedia dell'arte vista da Rebuffi.


Il tutto è stato recuperato da Gaspare Pero che nella sua mail mi indica come storia ristampata su Raccolta Storie di Cucciolo numero 28 del 1971.
Gas scrive: Ciao Salvatore, verso la metà del XVIII secolo Carlo Goldoni portava in scena "Arlecchino servitore di due padroni"... Poco più di duecento anni dopo, forse in risposta alle blasonate parodie Disney, in casa Alpe veniva preparata e pubblicata la storia che ti allego, che mette in scena i principali personaggi del fumetto Cucciolo, compresi Mister Alt e il direttore in persona!
Io continuo così:
Mentre nell'onnipotente Topolino libretto, per anni edito da Arnoldo Mondadori con splendidi risultati economici e d'immagine, facevano (e fanno tutt'ora con Panini) sfracelli le splendide parodie di Carpi, Bottaro e Chierchini nel piccolo ma fantastico mondo di Giuseppe Caregaro si sbeffeggiava la commedia dell'arte. Mister Alt, controfigura bionda degli autori Alpe e non solo di Giorgio Rebuffi (autore di questa storia) ci introduceva in una commedia a quadretti con gli stessi tempi e stili del Goldoni. 

15/08/16

Se la questione "immigrati" fosse stata gestita da Umberto Manfrin


Gaspare Pero ha trovato un altra chicca che a me diverte per il bellissimo ribaltamento dei ruoli.
L'antefatto nella mail di Gaspare:
"Su Tutto Cucciolo 46 del 1966 (ma è una raccolta quindi la storia è ancora più vecchia!) c'è questa sequenza nella storia "Psicologia della vendita" di Manfrin che illustra come funzionano le espulsioni degli "indesiderati" in Africa, nei confronti dell'uomo bianco.
Il "reato" di cui si sono macchiati Bombarda e Salsiccia è l'aver fatto morire le galline di una tribù cercando di spacciare dei ceci secchi per mangime.
A Cucciolo e Beppe va meglio perché vendono gli stessi ceci secchi come proiettili per cerbottane o raccolti in collane.E qui nel presente fioccano gli extracomunitari coi loro commerci abusivi..."
Io invece che delle robe politiche (sono della corrente del Gaber...ma cos'è la destra...cos'è la sinistra?) , religiose, cose di razza e ambaradan vari me ne infischio beatamente  mi diverto a leggere di questi leghisti stampati in negativo.

13/12/14

ANNEXIA: Cucciolo & Dintorni*****



Come per tutti i volumi prodotti da Luca Montagliani ci troviamo di fronte ad un capolavoro editoriale. Capolavoro aldilà del contenuto, pregiato e tutto ad opera di Giorgio Rebuffi. Quello che viene proposto da Annexia, sempre, è il sogno di ogni collezionista, nulla viene lasciato al caso, cronologie, redazionali, storie, restauro, persino il tipo di carta rendono i libri della casa editrice opere perfette, che mai e poi mai saranno rivendute dal felice possessore. 432 orgogliose pagine vendute a  15 €, meno di una cagagraphic novel moderna, quelle con due tavole in croce disegnate con la tavoletta grafica da qualche allucinato osannato dai webberboys. Poi dice che c'è la crisi ed i volumi costano troppo perchè la carta è cara, la promozione, gli "artisti" devono magnà caviale e tutte ste robe così di cui ci impregnano la testa nei social network. Se si vuole fare una cosa bella e venderla a poco "SI PUO' FARE!", basta che ci sia amore e passione.

30/05/14

Scoperto il cognome di Beppe


Gaspare Pero ha beccato il cognome del personaggio di Giorgio Rebuffi  nella storia "Il certificato" che apre  Tutto Cucciolo n. 195 del 1983

22/04/14

Libertà per i leoni - Da Tutto Cucciolo n. 193 del 1983

Una  recensione di Gaspare Pero per una storia del grande Giorgio Rebuffi:


Temistocle Felino è un individuo con l'idea fissa di rendere dignità ai leoni dando loro libertà, anche se si tratta di aprire loro la gabbia dello zoo cittadino!
Va da sé che Sultano, il leone che beneficia di questa possibilità di fuga, inizia a incutere terrore per le strade, a cominciare da Cucciolo e Beppe, che in quel mentre si trovano a passare da quelle parti, per poi passare a Bombarda, per il quale il buon Pugacioff decide di schierarsi affrontando, suo malgrado, il re della foresta (o della savana?).




Superato l'ostacolo costituito dal "luposki della steppa", Sultano riprende la caccia del grassoccio Bombarda che, giunto a casa, trova la definitiva salvezza soltanto nella piscina in giardino, territorio dello squalo Geraldo che, come tutti i suoi simili, fa il tipico verso dei Selaci: "Squinz"...

20/12/13

Giona contro Gastone Paperone


Premetto che questo scontro molto probabilmente non sarà disegnato da nessuno perchè essendoci la Disney di mezzo dubito che ci darebbero il permesso.
Io un idea me la sono fatta . 

21/11/13

Il Tiramolla dell'Annexia secondo Gaspare Pero


Posto la mailrecensione di Gas75 con qualche aggiunta*:

Ieri, uscito dal lavoro, sono andato in fumetteria a ritirare i due volumi dell'Annexia dedicati a Tiramolla.
Sono davvero due balenotteri, di oltre 300 pagine ciascuno, con una copertina stampata su una apparente "carta povera", che tuttavia rende pienamente la passione dei curatori *(Luca Montagliani per sua maestà Giorgio Rebuffi ) di queste antologie nel raccogliere queste storie oramai antiche e rarissime, oltre a svariati contenuti extra (copertine originali, articoli,...); storie ristampate non attraverso tavole originali (in molti casi introvabili), ma ripulendo scansioni di collezioni private (non sta scritto esplicitamente, lo deduco), sacrificando i colori ma ottenendo un bianco e nero pulito che sa tanto di riuscito "restauro" di queste opere d'arte.

14/11/13

Il mistero di Zio Filippone, Topolino e Cucciolo sono cugini? Storie copiate su Retronika Channel!





I fratelli Tattini (Filippo e Francesco) mi hanno mandato questa simpatica chicca, due storie, una Disney ed una Alpe dove Topolino e Cucciolo vivono la stessa avventura.
Le storie sono:  “Topolino e il colpo perfetto” di Carlo Chendi con i disegni di Romano Scarpa, pubblicata per la prima volta sul libretto n.668 del 1968 e “La rapina del Secolo” tratteggiata, mi sembra, da Giorgio Rebuffi che è una ristampa su Storie di Cucciolo n.2 del 1974.

21/02/13

Numero sconosciuto (privo di copertina) di Cucciolo, 80 pagine numerate da 3 a 82 (attendiamo aiuti) recensione di Luca Lorenzon


Salvatore Giordano prova ad aggiungere almeno i disegnatori

1) Giorgio Rebuffi
2) Giorgio Rebuffi
3) Onofrio Bramante (Brahms)
4) Alberico Motta in overdose di Jacovitti
5)Giorgio Rebuffi


Agnelloski pasqualeff (16 tavole): le tribolazioni di Cucciolo e Beppe (cui si aggiunge Bombarda) per procurarsi un agnello da cucinare per Pasqua. Il titolo è giustificato dal fatto che il lupo Pugacioff ha un ruolo di rilievo. Storia canonica ma piacevole, con una simpatica gag finale. ***


 

Il Confusionifero (12 tavole): un capolavoro http://lucalorenzon.blogspot.it/2011/02/fumettisti-dinvenzione-5.html*****

 

Robin Het e l’allegra brigata della foresta – avventura in canoa (16 tavole): Robin Het e i suoi compagni Tremarel e Mac Kefif vanno a caccia nelle foreste di quella che sembra essere la regione dei Grandi Laghi (nonostante il titolo lasciasse intendere che fosse una parodia di Robin Hood) ma il grasso Tremarel si attarda per prendere una preda e viene catturato dagli indiani che introduce ai piaceri dell’alcol. Dopo una rocambolesca fuga si ricongiunge agli amici in canoa, tanto per giustificare il titolo.
Non ho gradito l’inserimento di una storia più avventurosa e leggermente più realistica in un contesto prettamente umoristico come quello di quest’albo, e la trama di questo fumetto non mi sembra particolarmente originale, ma i disegni denotano una certa cura e non vorrei farmi infuenzare dai pregiudizi.
Tre stelle e non ne parliamo più, Salvatore. ***

 


Il ratto delle Sabine (12 tavole): per quanto messa in ombra da Il Confusionifero, anche questa splendida storia si segnala per i diversi piani narrativi in cui si muove e per molti divertenti e riuscitissimi giochi metanarrativi.
Come annunciato da una didascalia (sicuramente vestigia di una precedente edizione, visto che dei fatti riassunti non c’è traccia in questo numero) Cucciolo e Beppe proseguono la loro carriera di reporter e decidono di fare un servizio su un’opera teatrale che Bombarda metterà in scena: Il ratto delle Sabine. A causa di una indigestione di fagioli i due attori protagonisti non possono recitare, così Cucciolo e Beppe salvano la situazione e si offrono di sostituirli.
La storia alterna le vicende recitate con le reazioni scomposte del pubblico, e si caratterizza per splash pages e “panoramiche” degne di Jacovitti, autore a cui alcune anatomie sono palesemente ispirate. Notevole per una pubblicazione del genere, fatta di corsa e al risparmio, l’horror vacui che pervade le tavole, caratterizzate da un sovraffollamento di facce e dettagli (ai lettori un premio di un chilo di fagioli se riusciranno a trovare il personaggio storico tra la folla!).
Questo particolare tipo di narrazione permette di condensare un sacco di informazioni in poche pagine, e in effetti la rappresentazione della commedia dura solo 4 tavole pur presentando molte situazioni e sottotrame.
Al di là degli inserti surreali (a tavola 4 un figuro irrompe nella pagina per raccontare una barzelletta) la dirompente vis comica della storia si manifesta al meglio in tre occasioni: la rivelazione della vera vita coniugale dei romani dopo il ratto delle mostruose mogli, la genialità di Bombarda che pensa a quanto guadagnerà con tutti gli ortaggi che il pubblico imbufalito gli lancia e l’inedita paraculaggine dei due protagonisti che rimessi i panni di reporter scrivono una cronaca assai addomesticata dello spettacolo.
Una storia da recuperare. *****

 




La guardia del corpo (16 tavole): il cagnolino giapponese Gigorocane cerca impiego come guardia del corpo ma non viene preso sul serio a causa delle sue dimensioni mignon. Dopo essere riuscito a suonarle nientemeno che a Pugacioff viene indirizzato verso Bombarda che sarebbe ben lieto di avere qualcuno che lo difendesse dalle attenzioni del lupastro: Gigorocane dà dimostrazione delle sue incredibili abilità marziali e Bombarda lo assume.
Il povero Pugacioff viene ripetutamente sconfitto e nemmeno lo iettatore Giona la spunta su Gigorocane. Finché incontra il gatto Bernabò (da quello che ho capito, titolare col topo Achille di un’altra serie) che con l’inganno gli affida la pianta carnivora Pitagora. Proprio questo strambo vegetale che fuma la pipa, già intravisto in Agnelloski pasqualeff, si rivela essere il rimedio contro Gigorocane.
È probabile che La guardia del corpo facesse parte di un corpus di storie collegate fra di loro, o che sia il frutto di un rimontaggio, visto che Pugacioff fa riferimento a una scena che non è presente in questa versione. ****

 


18/02/13

Il Cucciolo di Alberico Motta-Chicca in salsa Alpe reperita da Luca Montagliani (Laca de la Vega)

tratta da la ballata delle pallate

Cito Laca:


Guarda che bel bilanciamento degli spazi e dei neri...!!!
E Motta, spesso, faceva queste storie tutte composte da splash page piene di giochi... le prime storie giocabili...dell'editoria!!!


31/01/13

Cucciolo-Anno XVI-N.21-8 Ottobre 1967-Edizioni Alpe-Lire 100****



Bentornati nel meraviglioso mondo degli Albi Alpe.

1) Cucciolo e Beppe: Il prode paladino di Giorgio Rebuffi: Io adoro Reb, come il buon vino  migliorava con gli anni, più passava il tempo più si discostava dal canovaccio umoristico disneyano proponendo ai lettori una satira sociale , esagerata oltremodo dalla picassesca visione dell'autore, che difficilmente poteva essere interpretata come "fumetto per bambini". Le storie di Giorgio  sono invecchiate benissimo. Questa è una semplice incursione nel mondo medievale con Beppe nei panni dell'inutile Mago Merlone e Bombarda nomato Barone Bombardon. L'unico fedele a se stesso è il  lupo Pugacioff , contro cui viene inviato il pigrissimo paladino Ganellone che convinto di andare alla pugna con la vittoria in tasca viene sbullonato dal mito della steppa.****


2) Capitan Bomba agli antipodi: disegni di Guido Scala: Capitan Bomba è un personaggio creato da Luciano Bottaro per un film animato che non fù mai realizzato. Il personaggio , insieme al mozzo Pappafico, venne ereditato da Carlo Chendi e Guido Scala . Le tavole di Scala per il piccolo scorridore dei mari per me sono superiori anche a molte di quelle  che realizzo per la Disney. In questa avventura i due marinai comprano lana di ferro per convincere i lapponi a farne maglioni. A causa di una tempesta dirottano verso Sidney, rifiutando malamente  un passaggio ad un simpaticissimo navistoppista. L'Australia è patria della lana merinos e quindi Bomba deluso  vende per pochi spiccioli  il tessuto metallico  al vagabondo incontrato prima. Il barbone venderà la lana  ad un lussuoso ristorante come paglia d'acciaio per lavare i piatti  e  diventerà ricco****







3) Mac Keron: Un tacchino pericoloso: personaggio minore di Antonio Terenghi che non ha l'impatto scenico di Tarzanetto, Teddy Sberla o Pedrito El Drito. Sembra un pò il Galeazzo Musolesi delle giubbe rosse. La storia è deboluccia, la solita solfa del pellerossa ribelle.***



4) Beppe e Pugacioff: Pulire il Pollo di Giorgio Rebuffi****


5) Tom e Billy: Stazione di servizio: non riesco ad individuare l'autore , i protagonisti sono personaggi un pò incolore e forse anche inutili in un albo dove già c'è la coppia Cucciolo e Beppe. Anche la storia è di routine e salvo soltanto il character design del pericoloso criminale Manosvelta che ha la faccia del grande Memmo Carotenuto**




Manosvelta alias Memmo Carotenuto

6) Cucciolo e Beppe: Detectives privati: l'autore potrebbe essere Sante Villani  che disegnò molte storie di Cucciolo e Beppe, ma di solito Vilsa firmava le sue storie quindi fate finta che non abbia scritto nulla. La storia è banalotta , Beppe con il trip da Sherlock Holmes  incontra l'agente James Bidon.**1/2



7) Misterix : Messaggi sull'Oceano: Ed ecco voi signore e signori, completamente fuori posto, il primo super eroe italiano il mirabolante  Misterix disegnato da Paul Campani  ( di cui ho recensito Gey Carioca ). Il personaggio cocreato con il pubblicitario Max Massimino Garnier nel lontano 1946 è il capostipite degli eroi in calzamaglia italiana. Da quel poco che posso desumere dalla trama a puntate si parla molto e si agisce poco. Il criminale Takos è lì soltanto per essere preso per i fondelli. L'eroe nonostante abbia con sè una microcentrale nucleare che gli dona forza sovrumana e la possbilità di scagliare  raggi energetici  pensa a sfumazzare, bullarsi  e alla figa.



In soffitta riposano degli albi completi di questo super eroe senza super problemi che prima o poi poggieranno le chiappe su Retronika.



L'albo va comprato ma adesso...un pò di spot:

Cross Over copertinico tra Tiramolla e Nonno Bigio di Gino Gavioli

L'esordio del malvagio Mister Magic di Umberto Manfrin