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11/06/23

La post Nonna Abelarda tedesca, Nonna Smeralda di Giovan Battista Carpi



Alla fine penso che sia stato un bene che questa "evoluzione" della vecchia signora Di Castiglia non abbia (credo) visto la luce, un personaggio lontanissimo da quello a cui eravamo abituati, Il tratto di Carpi nelle poche immagini che si hanno a disposizione è ai suoi massimi, forse eccessivamente disneyano ma ricordiamoci che il sommo fece scuola, prima di Cavazzano (e per un periodo in contemporanea) per tutti quelli che lavorarono per la major americana, del Giovan Battista feroce degli albi Bianconi non c'era più nulla nel 1989 

14/06/17

Disney e Schulz sul Vernacoliere


Ve lo ricordate questo post qui?
Il caro Filippo Tattini, dalla lontana Cina, ha scovato altra roba del buon Federico Maria Sardelli.
Filippo scrive:
Ricordo qualche anno fa avevi fatto un post sulle parodie disneyane del Sardelli, pubblicate sul Vernacoliere. Qui ti allego tutte le strisce che aveva creato all’epoca (tra il dicembre 1988 e il Marzo 1989) eccetto la tavola che avevi gia’ pubblicato te. In queste strisce non si raggiunge il livello della tavola che avevi postato (dove il Sardelli era arrivato anche a usare i retini come faceva Gottfredson), ma si tratta pur sempre di una prova notevole.

18/05/16

L'eredità della nonna (una storia degna di Cronaca Vera) di Alberico Motta e Sandro Dossi*****


Mentre sul numero natalizio del Topolino Mondadori si profondevano, sicuramente,  i soliti “buoni sentimenti”  in casa Bianconi-Metro, senza rispetto alcuno per le sante festività e con sprezzo del pericolo, sul Popeye 99 del dicembre 1989, pubblicavano una storia del duo Motta-Dossi  degna dei peggio numeri di Cronaca Vera. Siori e siori, pensavo che fosse questa la storia più cattiva di casa Bianconi ma mi sbagliavo! “L’eredità della Nonna” batte in malvagità di 100 punti la storia di Nerone. Tutto inizia con Nonna Celesta che decide di lasciare il suo gruzzoletto al bravo Braccio Di Ferro, per evitare che il vecchio bastardo ubriacone che si ritrova come figlio spenda tutto a carte, donnine, tabacco e vinaccio sfuso da osteria.

12/05/15

DuckTales 1989 (NES)




Recensione di "NELLA MENTE DI ZERO"


Prendete il papero più ricco del mondo e la famosa software house giapponese Capcom, riportate il tutto al lontano 1989 e avrete tra le mani uno dei più apprezzati platform game di sempre. 

Cavalcando l'ondata di successo della serie animata DuckTales, prodotta dalla Disney ed avente come protagonisti Paperon de' Paperoni e i nipotini Qui, Quo e Qua (lasciando in disparte il povero zio Paperino), Capcom sfornò per la console domestica Nintendo Entertainment System (NES), una pietra miliare del mondo videoludico. Nei panni di Paperon de' Paperoni (d'ora in poi Zio Paperone), viaggeremo in cinque diverse location selezionate liberamente dal computer centrale del deposito: dalla foresta Amazonica all'Himalaya, passando per la Transilvania e per le miniere africane, fino ad arrivare fin sulla Luna. Il nostro compito sarà quello di ritrovare cinque antichi manufatti custoditi uno per ciascun livello, cercando di arrivare prima della famosa Banda Bassotti. Perché quelli, in qualsiasi posto ci possiamo trovare, ce li ritroveremo sempre e comunque tra le bal...ehm, alle calcagna.

24/03/15

Silver Surfer: Parabola di Stan Lee e Moebius (1988-89) ***


Queste sono recensioni difficili. Se uno parla male di Moebius rischia di essere lapidato ma io non nascondo che l'unico Giraud che abbia mai apprezzato è quello classico, il Jean di Blueberry. I panel di Arzach e del Garage Ermetico mi sono sembrate opere lontanissime del mio concetto di fumetto, non perchè non abbia capito lo spirito di quelle operazioni artistiche ma anche perchè chi ha provato almeno una volta nella sua vita a tenere matita e pennelli in mano sa che è più difficile disegnare un episodio di Zagor che non lasciarsi andare alla fantasia e tratteggiare solo quel che più piace.

26/05/14

Beppe Grillo, il tempo non esiste

No, non parlerò di politica, Retronika non c’entra nulla con ste cose e certe opinioni è bene che restino personali.  Quello che mi ha sconvolto dopo questa retro ricerca è la ciclicità degli eventi. Vedendo queste copertine degli anni ottanta si potrebbe fare la rassegna  stampa di oggi


La prima che vedete, con un  Grillo  “Cercasi Gesù” , è la copertina di Grand Hotel del 9 aprile 1982 …Molino come Nostradamus.

26/03/14

The Walking Dead prima di Kirkman, dove leggere in italiano il fumetto della Aircel del 1989


Somerville ha un grezzissimo tratto underground ma a me piace
  
Di questo fumetto di Jim Somerville, pubblicato da Aircel comics nel 1989, noto che in rete se ne parla da un pò in seguito al successo avuto dalla famosissima saga di Robert Kirkman.
Il Walking Dead degli anni ottanta ha influenze Romeriane più forti, gli stessi protagonisti sembrano presi di peso dall'epopea dei morti viventi del buon George

20/01/14

Human Killing Machine (per gli amici HKM)-U.S. Gold-Marzo 1989**

Promo del gioco che non c'entra una mazza

Un sequel non ufficiale dello Street Fighter capcomiano.
Sviluppato dalla Tiertex questa boiata ha un  interessante cast di  lottatori pieno di clichè e razzismo come era di moda nei favolosi eighties prima che qualche bestia inventasse quel concentrato d'ipocrisia chiamato politically correct che ha cancellato in una notte cameriere, negri e spazzini.


Uscito per ZX Spectrum, Commodore 64, Amstrad CPC, Amiga, Atari ST e mi sa pure per Ms-Dos questo gioco ci fa impersonare Kwon , un artista marziale coreano che vuole diventare il campione del mondo di pestaggi. 

Ryu vs Jason Statham

30/12/13

Valentina di Guido Crepax il telefilm 1989***



Furono prodotti 13 episodi da 60 minuti del personaggio a fumetti più famoso di Guido Crepax.
Una cosa che non sapevo è che le puntate erano sceneggiate da Gianfranco Manfredi, papà di Magico Vento e Gordon Link.

27/11/13

Wolverine di Chris Claremont e Frank Miller-Edizioni Playpress-Lire 8.000-1989***1/2





Logan è il personaggio perfetto.
Un passato oscuro che ogni sceneggiatore può ridefinire.
Un nano irsuto che il disegnatore può tratteggiare nel suo stile personale senza che il character perda la propria identità.
Una versione violenta di Corto Maltese, un Popeye moderno (per un periodo, quello secondo me migliore, era il guercio di Madripoor), uno Zio Paperone Barksiano giovane e irruente nel Klondike, uno 007 lercio, un barbaro, un super eroe, un vigilante, un killer, un samurai, un uomo, un mostro.

Wolverine può essere tutto,  è questa la forza della migliore icona Marvel partorita nei seventies, anche se il meglio della sua saga verrà prodotta negli anni seguenti.
Il volume edito dalla Play Press è uno dei primi esperimenti, dopo di quelli  del periodo Labor Comics e qualche speciale della benemerita Star, di dare “lustro da libreria” alle avventure dei super uomini.


Nel mercato italiano non si era ancora compresa la levatura artistica di quello che i comics americani di massimo consumo avevano raggiunto persino nelle serie regolari, senza tirare in ballo le ormai inflazionate Graphic Novel.
Qualcosa aveva intuito la Rizzoli che aveva iniziato ad intercalare tra classiconi, capolavori  e scemenze autoriali qualche storia o inserto dei personaggi D.C. ma l'avvento degli hypergeek nazionali esperti dell’universo in spandex era ancora lontano.
La miniserie scritta da un prolisso Claremont e disegnata da un acerbo Miller sembra un action della Cannon Group oppure un film di Ninja con i baffoni biondi di Godfrey Ho.



E’ la prima, tra le tante venute dopo e che hanno inflazionato il personaggio, ad analizzare la psicologia complessa di un eroe per caso, un essere umano travolto dalla sua vita dolorosa e travagliata, mutante non solo nei geni ma anche nei sentimenti e le reazioni.


La ricerca d’equilibrio di uno sbandato alla Jack Kerouac che si ritroverà ad essere un futuro Vendicatore.
Forse per il canadese sarebbe stata migliore una “posizione di mezzo”, quelle ombre notturne che nascondono un Punisher o un Moon Knight.


Questa avventura giapponese è un racconto formativo e sembra quasi di vedere l’ultimo samurai di Edward Zwick, prima la mancanza di comprensione dello stile di vita orientale e poi la ricerca spasmodica dell’onore. 


Claremont ha un modo di scrivere che ormai appare obsoleto, troppo didascalico e descrittivo, Miller ha un tratto a volte fastidioso con tanti alti e bassi ma forse la colpa è delle “vecchie” chine  di  Josef Rubinstein.
Nel complesso non ci troviamo di fronte ad un capolavoro ma di sicuro è una lettura sostanziosa e ben costruita.
Consigliato e mi pare che si trovi anche a poco.




25/11/13

06/09/13

Speciale Braccio Story n.141-agosto\settembre 1989-lire 2500-Edizioni Metro...come leggere un bel pò di Sagendorf a poco prezzo.


Ieri sera la mia soffitta mi ha fatto un bel regalino, mentre cercavo qualcosa da recensire sfoglio quest'albo in formato Bonelli del caro Bianconi e ..."surprise"...mi accorgo che contiene soltanto storie del grande Bud Sagendorf (anche se alcune sbattellate o monche).
Tenendo conto della poche pubblicazioni italiane che hanno ospitato opere dell'erede naturale di Segar vi consiglio vivamente  il giornaletto.
Ahimè  Renatone ebbe la pessima idea di  far  intervenire pesantemente Mario Sbattella  nelle vignette con la presenza di  Brutus per farlo somigliare a  Timoteo, probabilmente per non confondere i lettori italiani abituati ormai ai labbroni del figlio di Bacheca.

04/06/13

Acid Sandro Dossi: Una lisergica storia Bianconi -"Nel mondo dei fumetti" ****




Anche se non ho ancora chiesto a Sandro, questa avventura che vado a recensire, tratta da Braccio di Ferro n.532 del 21 luglio 1989 dell' Edizioni Metro,  penso sia la tipica  storia da "crisi da foglio bianco".
Tutti gli artisti prima  o poi  (specialmente chi doveva produrre storie a catinelle come i nostri amati autori Bianconi) si sono  ritrovati davanti all'invalicabile muro candido e con la testa priva d'ispirazione, è proprio lì in quel confine tra il vuoto e l'anima che scavando per un pò a volte si trovano piccole gemme.

21/04/13

Due Nonne Terribili! Nonna Celesta contro Nonna Abelarda! Disegni di Sandro Dossi e Giovan Battista Carpi

Un lavoro gramo, come il riordinare la soffitta, a volte porta delle soddisfazioni.
E' la prima volta che apprezzo una storia sbattellata ma questo è un cross over con fiocchi.
La storia "Due Nonne Terribili" l'ho trovata su Braccio Di  Ferro numero 555 del 1989.
La storia è tutta scritta e disegnata egregiamente da Sandro Dossi ma Abelarda e Soldino sono presi dalle meravigliose tavole di Giovan Battista Carpi, forse il più apprezzato tra i disegnatori della vecchia di Bancarotta.
Pisellino è un avido lettore degli albi di Soldino, Nonna Celesta è gelosa perchè il figlio di Popeye fa paragoni con la vegliarda di Castiglia.



14/12/12

Popeye contro Goldrake! -da Super Braccio di Ferro 222 del dicembre 1989

Veramente sarebbe Mingdrake (che in siciliano sarebbe qualcosa che ha che fare con gli organi sessuali dei grandi rettili sputafuoco) . L'albo intero sarà prima o poi recensito ma questa storia non poteva aspettare, il sogno di tutti i ragazzini degli anni ottanta, altro che Hulk contro la Cosa (che interessava più agli yankees) era questa la roba che un bambinetto medio immaginava in barba all'impossibilità copyrightista del caso.

In casa Bianconi ci volevano bene ed il grande Alberico Motta (grazie a Sandro Dossi per la precisazione) insieme al "Mecha-Designer" Pierluigi Sangalli decisero di farci questo regalo di natale graditissimo. La storia riguarda il ciclo Braccio di Ferro agente segreto, che andrebbe approfondito e che faceva migrare le storie un pò sul giallo-topolino. Il marinaio viene chiamato dal capo (che a me ricorda il grande Cesare di Alan Ford )del servizio segreto, così segreto che non ha neanche nome si chiama così "Servizio Segreto" e basta. Popeye deve sgominare una banda di fanatici che ha un arma micidiale con cui intende distruggere il mondo. Il guercio deve mantenere il segreto anche con Olivia e quando viene prelevato dalla gnocchissima (sempre in stile Sangalli s'intende) aspirante  Natasha Romanoff (ehm...) X-29 il manico di scopa travestito da donna resta di stucco e s'imbestialisce. Arrivato nel deserto alla ricerca dei fanatici , Braccio evita alcune trappole e trova i  bastardini terroristi che sono, come avrete gia capito, i Mings che gli  lanciano contro il MINGDRAKE!

 

Il robot  esce però dalla piscina come Mazinga Z (vabbè sò tutti uguali sti cartoni giapponesi avrà pensato Pierluigi ed avrà fatto un pò di confusione).Sei scatole di spinaci fanno la differenza e il goldracchio taroccato stile dealextreme viene sgangherato a colpi di pugnoni spinacici e ceffoni al fulmicotone. Il mondo è salvo ma Popeye no . Olivia gli scassa le corna quando torna a casa  perchè convinta del suo tradimento con X-29.






Gioia degli occhi.

22/11/12

Nonna Smeralda risolto! Grazie Andrea Leggeri!

Da If. N.9

La versione anni 90 di Abelarda disegnata da Giovan Battista Carpi.
Trovata da Andrea Leggeri e passata via FB.


il bellissimo dito reggente  è di Andrea Leggeri.

24/08/12

Finalmente se magna e se beve!

Gaspare Pero mi invia questa storia disegnata da Pierluigi Sangalli tratta da Braccio di Ferro Mese n° 50 maggio 1989 e gli  pare doveroso testimoniare che qualche volta i due scrocconi riescono a mettere a segno qualche scorpacciata senza pagare...









10/02/11

Popeye 96 -Settembre 1989 ****


Un numero della terza serie di ristampe.

1) Una Gallina Colossale: Chiken Park di Jerry Calà in salsa sganassoni. Un enorme Gallina mutata dalle radiazioni semina il panico tra gli abitanti di un isolotto. Pollozilla avrà a che fare con il mangiaspinaci***
2) Pranzo di Nozze: Deliziosa storia di Poldo imbucato ad un matrimonio molto all'italiana, con parenti che litigano per la squadra di calcio e scambi di persona*****
3) L'acchiappanuvole:Il gigante Grissino si annoia e mette nei guai il metereologo colonello Pernacchia***
4) Minaccia Taurina:Bacheca e Timoteo creano un Toro Colossale da far combattere contro Braccio di Ferro. Il cornutone pompato avrà quel che si merita****
5) Pisellino rapito: Questa volta Trinchetto si comporta da vero fetente, rapisce Pisellino per 10 miserabili dollari, poi credendo l'infante morto, sbranato da un orso, tenta il suicidio.Viene salvato da Braccio di Ferro e promette che non berrà mai più vino (immaginate il finale). La mia storia preferita dell'albo *****
6) La canna bucata: piccolo riempitivo con protagonista Pisellino ed Olivia. Il remake dell'Innaffiatore annaffiato dei fratelli Lumière **
7) L'uomo dell'anno: Timoteo diventa cronista specializzato sull'uomo dell'anno Popeye.
Anticipa le notizie perchè le provoca****

I disegni mi sembrano tutti di Pierluigi Sangalli
I redazionali ed i giochi di Mario Sbattella

In condizioni perfette vanno bene 3 euro.

Straconsigliato.