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02/08/16

Volete vedere Tom & Jerry di Sangalli?


Inviata da Gaspare Pero. Doppiamente interessante perchè:

1) Un cartone animato sta vedendo un cartone animato

2) Pier Luigi Sangalli non mi pare abbia mai disegnato Tom & Jerry, anche le copertine degli albi Bianconi del duo MGM sono sempre state realizzate da Motta o Del Principe (almeno gli albi che ho io)

10/02/15

The Lost Empire (USA 1985) regia di Jim Wynorski***

Tutta salute.

Che meraviglia! Un film così anni ottanta che di più non si può. Cosa c'è di meglio di  tre Indiana Jones poppute contro un impero di ninja malvagi? "The Lost Empire", mai importato in Italia ma che è vedibile per intero su Youtube anche se in francese,  è stato il primo lungometraggio di Jim Wynorski

Cover del DVD USA


Il film racconta l'avventura di tre super-eroine nelle tradizione delle Charlie's Angels (ma con una decina di metri di zinne in più) che combattono il malvagio Dr. Sin Do. Le tre sono la poliziotta  Angel Wolfe (Melanie Vincz), La pellerossa Shadow (La Russ Meyeriana Raven de la Croix) e la detenuta Heather (Angela Aames). In pratica i tre sogni erotici ricorrenti di tutti i geek.

19/12/14

Storia completa Geppo: Omaggio al Salvatore (Di Sandro Dossi)




C'è chi non ha Facebook, e per certi versi fa bene, non è bello essere tracciati in tutti i propri interessi. Uno dei motivi (se non l'unico) per cui non cancello la mia iscrizione al social network è la possibilità di poter sbirciare il profilo di Sandro Dossi, una cornucopia di tavole e ricordi che l'autore mette a disposizione dei propri amici virtuali. Sandro accetta anche commissioni e se qualcuno è interessato vende anche parte dei suoi lavori, non sono pochi quelli che orma al posto della solita riproduzione dei Girasoli di Van Gogh preferiscono mettere sul caminetto una bella tavola di Geppo o Paperino del maestro Bianconi. Questa storia, che vorrei gradiste come miei auguri di natale è una piccola perla, una di quelle cose che di questi tempi, dove i crocifissi sono diventati fuorilegge e nella capanna tra il bue e l'asinello c'è un vecchio panzone barbuto vestito di rosso, sanno di buono come un panettone fatto in casa. Omaggio al Salvatore fu pubblicata per la prima volta su Geppo 135 del 1985, una storia importante nella cronologia del diavolo buono perché si scopre il motivo di un nome così particolare per il serpente tentatore. Io la vedo come più sincera e sentita della lunghissima e noiosissima trasmissione sul decalogo del bollito Benigni. Queste sono storie scritte e disegnate con il cuore, preghiere di carta ed omaggi a quel Gesù, ormai dimenticato e deriso, che non ha nessuna colpa se non quella di essere stato buono. Quel divin tipo che non ci ha mai detto cosa fare o non fare, ma soltanto donato consigli e speranze. Buone Feste a tutti voi, vi auguro di poterle passare con le persone amate, al calduccio, ubriachi, sazi e felici. Ringrazio Sandro per la gentile concessione alla pubblicazione sul blog.

06/06/14

Lo Scontro Di Titani di Geppo: "L'isola della Medusa" (di Sandro Dossi)****


Il meraviglioso film di Desmond Davis del 1981, graziato dai curati modelli animati a passo uno di Ray Harryhausen,  ha ispirato Sandro Dossi per questa bella storia che ho trovato ristampata su Super Geppo n.21 del 1996. Il posto di Andromeda viene preso dalla bella Fiammetta rapita da un'enorme avvoltoio che la porterà nell'isola della Medusa.

26/05/14

Beppe Grillo, il tempo non esiste

No, non parlerò di politica, Retronika non c’entra nulla con ste cose e certe opinioni è bene che restino personali.  Quello che mi ha sconvolto dopo questa retro ricerca è la ciclicità degli eventi. Vedendo queste copertine degli anni ottanta si potrebbe fare la rassegna  stampa di oggi


La prima che vedete, con un  Grillo  “Cercasi Gesù” , è la copertina di Grand Hotel del 9 aprile 1982 …Molino come Nostradamus.

07/04/14

Tempus Fugit gallery 2 (1985)

Un nostalgico Gaspare Pero rinverdisce una vecchia rubrica che mi ero scordato...la "Tempus Fugit".
Gas75 scrive: "Questo numero di Topolino, oltre a contenere la seconda puntata della mini saga di Paper Alì realizzata da Guido Scala, contiene questo articolo sulle proposte musicali di quell'estate: Righeira, Rettore, Bertè e Miguel! Per la serie "come erano"..."

La Ber Tè, Ber Me, Ber Tutti

15/01/14

Edicola Retronika 93 fumetti del 1985

Questa è una rubrica che intendo ampliare e non mi dispiacerebbe anche avere il vostro aiuto visto che negli elenchi commentati che posterò, e che intendo fare almeno una volta al mese vorrei passare in rassegna tutti o buona parte dei fumetti in edicola pubblicati sino al 2000.
Ovviamente senza pretesa di completezza (magari!) e per puro divertimento.
Se poi qualcosa incuriosisce e se ho delle copie in soffitta posso (possiamo) approfondire una serie o un albo in particolare.
Il post è fatto tutto a memoria e senza googlature quindi posso esserci degli strafalcioni.
Cosa ci proponevano gli edicolanti nel 1985?
Iniziamo con le riviste contenitore che ormai sono praticamente defunte e l’unica che mi pare pubblichi ancora qualcosa del genere è  l’Aurea.

Comic Art e supplementi: pubblicazione  longeva e prestigiosa che ha ospitato il meglio del fumetto mondiale, la consideravo un po’ costosa ma quando avevo abbastanza moneta in saccoccia la compravo spesso.
Peccato che fossero pochi gli episodi autoconclusivi e a questo punto, facendo i conti, conveniva economicamente di più prendere le edizioni da libreria e gli speciali  piuttosto che acquistare il mensile.
La storia può essere ripetuta per tutte le altre testate simili e forse è stato questo il motivo che ha portato al calo delle vendite e alla scomparsa degli albi antologici.


Il Giornalino: uno di quei  fumetti di cui tutti in casa hanno almeno una copia regalata dal parroco, negli anni ottanta era un bel periodico, conteneva anche le storie americane di Popeye ( di non so quale autore), c’era Pinky di Mattioli, il Pon Pon di Bottaro e tanta altra bella roba italiana. Su Ebay ne ho presi parecchi di blocchi di quel periodo anche perché costano un tanto al chilo.


L’Eternauta e supplementi: in assoluto la mia rivista preferita, non si poteva restare impassibili alle storie proposte.
La copertina di Serpieri di questo numero è già un capolavoro di per se , dovrebbe fare riferimento alla bellissima storia “l’indiana bianca”


Skorpio: nel passato rivista di soli fumetti rincorreva gli albi blitz ma con maggior pudicizia. A quanto pare il servizio con la gnocca di turno gli ha permesso di sopravvivere agli anni ottanta e  di poter ancora combattere per un posto sullo scaffale. La cover girl di questo numero è una maestosa Tinì Cansino al massimo del suo burroso splendore.

05/07/13

La sensazionale She Huk-John Byrne-Play Special 17-Febbraio 1993-Edizioni Play Press-lire 10.000*****




John Byrne è stato l’autore che negli anni ottanta-novanta mi ha fatto riavvicinare ai comics americani, non ricordo materiale da lui trattato che non raggiungesse l’eccellenza.

02/03/13

“La Bat-mania”: team-up Braccio di Ferro / Batwoman! Sequel di “Scacco al Jolly? No, prequel! Da Braccio di Ferro n. 408 - Disegni di Pierluigi Sangalli - recensione di Lorenzo Terranova****






In questo post era stato documentato il cross-over Spinacia/Gotham City “Scacco al Jolly”, su Nuovo Braccio di Ferro n.17 del 1997, ma quasi certamente una ristampa. Al di la della godibilità della storia, molti erano gli interrogativi rimasti aperti: quando era uscita la storia in prima pubblicazione? Ovvero, era stata ispirata dai fumetti, dalla serie televisiva anni ’60 o dal film di Tim Burton?
Ebbene, due fortuiti ritrovamenti finalmente dissipano le ombre presenti in questa vicenda!
Il primo è costituito da Braccio di Ferro n. 408 del gennaio 1985, che presenta una storia dal titolo “La Bat-mania”, in cui compaiono Batman e Batwoman. Ho subito pensato che fosse un sequel di “Scacco al Jolly”, e che quindi entrambe le storie fossero precedenti al film di Tim Burton. Questa ipotesi, però, è stata contraddetta dal secondo ritrovamento.
Si tratta di Braccio di Ferro n. 537, di quasi cinque anni posteriore (Novembre 1989), contenente quella che presumo essere la prima pubblicazione di “Scacco al Jolly”, uscito quindi in perfetta sincronia col film di Burton.
Quindi il primo cross-over Editoriale Metro/DC Comics è proprio “La Bat-mania”, mentre è “Scacco al Jolly” il sequel (anzi, potremmo parlare di un vero e proprio reboot, vedremo poi perché).
E veniamo alla storia: Braccio di Ferro e Olivia sono al cinema a vedere un film su Batman, lei si sbraccia dall’ammirazione, lui sonnecchia.

 

Mentre tornano a casa, arriva Batman e fa il piacione. Olivia si sdilinquisce, Braccio neanche si accorge di nulla perché dorme su una panchina. “Come vorrei essere la sua fidanzata”, sospira la, ehm, fedifraga!
Finita la pennica, i due riprendono la strada di casa, quando assistono ad una rapina. Braccio di Ferro parte all’attacco, ma Batman lo precede e cattura i rapinatori. 


Nel frattempo, il colorista ha confuso Batman con Superman, e lo fa blurossogiallo!
Olivia dichiara tutta la sua ammirazione a Batman, esprimendo il desiderio di essere al suo fianco nelle sue imprese. E Batman, su due piedi, la porta con se. 


Mentre tra la Batmobile, la Batcaverna e un’impresa eroica Batman fa lo sborone, Braccio di Ferro va in giro per la città piuttosto contrariato per essere stato piantato in asso, quando sente qualcuno piangere.
È Batwoman, piantata da Batman perché non compie imprese degne di lui (chè Olivia, invece, è di un’utilità pazzesca…). Braccio di Ferro decide di aiutarla a dimostrare il suo valore. Grazie agli spinaci, i due compiono imprese degne di Superman, altro che Batman! Nell’ordine: spengono un incendio… 


…salvano un aereo che sta precipitando…


…ed evitano il crollo di un ponte! 


Il tutto precedendo sempre Batman e Olivia. Alla fine, il pipistrello, ammirato, chiede a Batwoman di tornare con lui, e stavolta è Olivia ad essere piantata in asso.
Per la gag finale, Olivia si veste da Bat-Olivia per compiere grandi imprese e guadagnarsi l’ammirazione di Batman. Flette i muscoli e si lancia nel vuoto senza saper volare (e senza avere evidentemente compreso il perchè della bat-fune), spatafasciandosi al suolo.


Storia piacevole e divertente, però intrisa di una notevole dose di maschilismo! Le donne ci fanno la figura delle cretine, incapaci di fare qualcosa senza l’aiuto degli uomini, e disposte a qualsiasi umiliazione pur di essere accettate da loro. Batwoman torna contenta e senza battere ciglio con Batman che l’aveva scaricata perché incapace (e forse è proprio così, visto che tutte le imprese le compie Braccio di Ferro carburato a spinaci):
“Batwoman, sei formidabile!... vuoi tornare con me?”
“Certamente” (!)
“Sai, scusami se ho dubitato del tuo valore”
“Figurati” (!!!)
Cioè, non c’è di che, dubita quando vuoi! Emblematico è lo scambio di battute tra Batman e Olivia dopo il salvataggio dell’aereo:
“Batman, non credevo che ti facessi superare da una donna” (detto da una donna), E lui, da vero signore:
“STÀ ZITTA, ALMENO”

La caratterizzazione di Batman e di Batwoman (a proposito, la grafia dei nomi è, per tutta la storia, Bat-Man e Bat-Woman) ricalca quella dei fumetti anni ’50 di Bob Kane, Dick Sprang etc. con Batman col mascellone squadrato; anche Batwoman ricalca quella originale, ovvero Kathy Kane. Anche la rappresentazione psicologica di Batman come personaggio chiacchierone e per niente oscuro si rifà a quell’epoca. D’altronde siamo all’inizio del 1985, e Frank Miller ha ancora da venì!
Da notare che, rispetto a “Scacco al Jolly”, ci sono alcune differenze di fondo. La più macroscopica è che ne “La Bat-mania” Batman e Braccio di Ferro vivono nella stessa città, mentre in “Scacco al Jolly” Braccio va esplicitamente a Gotham City. Inoltre, nonostante Batman e Braccio di Ferro si conoscono perché si sono incontrati cinque anni prima, di questo non si fa menzione: c’è in pratica un azzeramento della continuity! Infine in “Scacco al Jolly” Batman, più al passo con i tempi, smette di fingere con Batwoman e Olivia e abbraccia senza remore la propria omosessualità con Robin! 
Per tutti questi motivi, “Scacco al Jolly” più che un sequel di “La Bat-mania” può essere considerato un vero e proprio reboot: in occasione dell’uscita del film di Burton, viene rispolverata l’idea già sfruttata cinque anni prima dell’incontro tra Braccio di Ferro e Batman, riadattandola opportunamente (il film rilancia nell’immaginario del pubblico Gotham City e il Joker, che quindi vengono inseriti nella storia). Insomma, ancora una volta Bianconi si dimostra un precursore!

13/02/11

Braccio di Ferro n. 439-27 dicembre 1985 ***


Numero della serie regolare che contiene:

1) La Banda degli orfanelli -Disegni di Perluigi Sangalli-Oliver Twist alla matriciana. Braccio di ferro contro una banda di ladri mocciosi. Per spacciarsi da bambino , Popeye si fa ridurre le dimensioni da un maglio per le demolizioni d'auto.****
2) Cambio favorevole -Disegni di Perluigi Sangalli -Trinchetto scambia una bottiglia di vino d'annata con un collezionista d'etichette ***
3) Il Super Guardiano-Disegni di Sandro Dossi
-Braccio di Ferro guardiano di banca contro i Mings. In una "crudelissima" scena li calpesta come uva da mosto.****
4) Arriva Capitan Tix-Disegni di Perluigi Sangalli-parodia delle pubblicità dei fustini Dixan. Olivia scambia un vero alieno per capitan Tix , il personaggio pubblicitario della Tixan. L'alieno ha una astronave che va a Perborato di Sodio (detersivo).****
5) Gli Orsi Golosi-
Disegni di Sandro Dossi- Bacheca per curare la bronchite di Timoteo lo porta in montagna. Incontrano una famiglia di orsi che verranno aizzati contro Braccio di Ferro. Popeye è insolitamente antianimalista e merita di subire la vendetta, ovviamente mancata, degli orsi. Poco prima aveva dato uno sberlone ad un tenerissimo orsetto che gli aveva rubato un pesce. L'orsetto grazie ai disegni di Dossi ha una dolcezza disneyana che va in netto contrasto grafico con la violenza ricevuta. Un trauma ****
6) I proiettili di neve -Disegni di Perluigi Sangalli-Il gigante Grissino congelato tira per divertirsi palle di neve verso la città di Braccio di Ferro con le conseguenze immaginabili...**
7) I Fantasmi del Castello-di Sandro Dossi- Poldo in versione menagramo. Un omaggio Bianconi al Giona cugino di Cucciolo dell'edizioni Alpe? Non mi è piaciuta la storia perchè snatura un pò troppo la natura del personaggio.**
8) Scacco ai bracconieri-Disegni di Perluigi Sangalli-Pisellino aiuta Braccio di Ferro contro una banda di bracconieri che cacciano volpi camuffandole da maialini**
9) Auguri Pericolosi-Disegni di Perluigi Sangalli-bella storia "fisica" di Braccio di Ferro contro Timoteo che lottano per ingraziarsi Olivia. Una sfida per gli auguri di buon anno più originali****

Sono presenti i soliti redazionali di Mario Sbattella ed una storia senza baloon con vignette rimontate dal titolo "sotto la neve".


Un numero con alti e bassi ma che consiglio lo stesso per un quarto d'ora di spensieratezza.

Si trova in condizione perfette al massimo a 3 euro.