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26/05/17

Il Grande Blek 11 - L'antro dell'impossibile


Il Grande Blek è un personaggio che non mi ha mai catturato, ma gli albetti di Sciuscià e Il Piccolo Sceriffo che ho rinvenuto dal mio rigattiere di fiducia erano prossimi all’implosione e quindi alla fine ho deciso di prendere questo, che oltre alla copertina staccata e a segni di umidità presenta solo una firma con cui uno dei precedenti proprietari ha siglato la prima striscia. In effetti leggendo queste 32 strisce posso capire perché Blek Macigno avesse tanto successo e sia ancora ricordato e ristampato.
Senza uno straccio di riassunto, entriamo subito nel cuore dell’azione: il professor Occultis e Roddy, le “spalle” di Blek, sono «prigionieri di un essere irreale che comanda ad una ciurma invisibile in una grotta ancor più irreale di lui», per usare le parole del professore.

03/02/15

Hammer: La maschera di Frankenstein (The Curse of Frankenstein) 1957****



Dopo La maschera di Frankenstein il cinema dell'orrore non è stato più lo stesso. Pochi realizzarono al momento l'effetto dirompente ed innovativo che il film avrebbe avuto sul genere. Con un piccolo budget di circa 250.000 dollari e un calendario riprese di appena sei settimane, Terence Fisher ebbe la responsabilità di far esplodere l'Hammer film nel mercato americano con il primo film di Frankenstein a colori. Quando iniziò a scriverne la sceneggiatura, Jimmy Sangster tentò di rimpiazzare nell'immaginario di tutti il leggendario film della Universal, diretto da James Whale nel 1931, con l'indimenticabile Boris Karloff


07/04/13

Fantasia del buonumore-maschere e comici dell'Editore Gioggi... ovvero quando negli anni cinquanta Pulcinella uccise Gatto Silvestro


 

Ieri ho trovato al mercatino una raccolta di fumetti dell'editore Gabriele Gioggi  intitolata "Fantasia del buonumore" che credo databile al  1955  (supplemento n.1 al Gatto Felix del 1954).
L'albo è il numero n°6 della "Serie Albi Giganti" (grazie Aumaldo)
La copertina è in condizioni disastrate (e non la posto) all'interno ci sono  tre albi a fumetti del Felix the cat  americano lucidate da Tullio Palasciano. L'impressione è che anche le sceneggiature siano state adattate e che vi siano anche degli inserti  tutti italiani.


Il Felix "lucidato"

Su Felix c'è poco da dire, la parte interessante della raccolta è l'ultimo albo, un Pulcinella del 1954 ?...questa è la data vicino alla  firma scritta su alcune  storie.
Il Pulcinella dell'editore Gioggi è quindi  antecendente  al periodo indicato sulla guida del Bono che da il primo numero datato 1956?
I disegni non sono di Lombardi ma di Liorni (Massimo?)  e le storie sono completamente folli.
Avete mai desiderato veder il Gatto Silvestro della  Warner morire in maniera atroce?
Vi va bene lessato con la maionese?
Ecco la realizzazione dei vostri incubi.



Mi è semblato di vedele un gatto...



Tutta la storia "Pulcinella contro i mostri" è monnezza visiva, penso di non aver mai visto disegni così brutti.
Personaggi ricalcati da altri fumetti, prospettive ed anatomie inesistenti...la sceneggiatura  mi da l'impressione di essere improvvisata pagina dopo pagina.
La cosa peggiore che mi sia capitata tra le mani  in tutta la mia carriera da lettore.

Per migliorare la qualità dell'albo ci vengono in soccorso  i graziosi "Stallio e Oglio" e Ridolini  di G. Vitelli






Basettoni (non quello Disney) e il cane Puccio di Liorni ci riportano alla triste realtà dei fatti.







Le serie di Felix (consigliata) e Pulcinella (per stomaci forti)  della  Gioggi Editore sono abbastanza quotate (tre stelline Bono al 2002)  e possono avere un discreto valore collezionistico (meno dal punto di vista artistico)



12/12/12

Michel Vaillant-il pilota di carta dal cuore d'acciaio*****




Vintage di classe in edicola, non leggevo le storie di Michel Vaillant dai tempi dei meravigliosi Classici dell'Audacia degli anni 60 della Mondadori.


Visto il costo "collezionistico" della vecchia collana mi sa che viro a questa bella ristampa economica allegata alla Gazzetta.



Creato nel 1957 da Jean Graton per alcune storie brevi su Tin Tin , visto il gradimento del pubblico il pilota ottenne il  primo albo autonomo di grande successo nel 1959.



In italia fù pubblicato a lungo sul Corriere dei Piccoli (poi  dei Ragazzi) e negli Albi Ardimento, altre edizioni furono realizzate più recentamente da Alessandro Distribuzione e Comic Art.
La stessa Gazzetta della Sport aveva pubblicato la storia "San Francisco Circus" a puntate nel 1979.

L'ultima volta che si è visto Michel in edicola è stato nei Classici del Fumetto Serie Oro n. 27 della Panini nel 2005.Quello che ha sempre contraddistinto la serie è la cura maniacale nella realizzazione delle auto e dei circuiti con comparsate di piloti del mondo reale,credo che sia uno dei pochissimi bd sportivi (io non ne ricordo altri) che riesce ad appassionare, grazie alle trame "gialle" e alle splendide tavole, anche  chi non ha geni agonistici come me .





Il  film del 2003 "Adrenalina blu - La leggenda di Michel Vaillant", tratto molto liberamente dalla storia   'Un 13 in gara' è stato visto dai fans come un piccolo tradimento perchè  rispecchia poco la psiche del personaggio originario ma è stato gradito dagli sportivi per  le esagerate e fastnfuriose riprese.



Le  auto e i circuiti sono  tutto opera artigiana  di Graton senza l'utilizzo delle pratiche photoshoppose degli  artisti moderni quindi un opera dal design tecnico spaventoso, quello che sarebbe venuto fuori se PininFarina avesse deciso di fare il fumettaro.



Cito testualmente dalla campagna stampa:

Il fumetto è un esclusiva per Gazzetta: ogni albo, infatti, non contiene solo una storia auto-conclusiva ma contenuti editoriali extra inediti in Italia (storie brevi e testi di approfondimento).
Ogni mercoledì sarà in edicola un nuovo albo: i primi tre costeranno solo 1€, gli altri 2,99€.
La prima storia è interamente ambientata a Monza, ripercorrendo le emozioni e i luoghi simbolo dell’emozionante Gran Premio d’Italia.





Questa qui sotto è la riproduzione della macchina di Michel Vaillant realizzata da Chevrolet, che ha corso e vinto il WTCC di Portimao quest’anno.



24/10/12

Andy Capp il telefilm


Penso che tutti conoscano il pigro sbevazzatore e la povera moglie Florrie creati  da Reg Smythe  nel lontano 5 agosto 1957.  I due protagonisti ebbero vita fumettistica lunga in Italia, fecero la fortuna di molte pubblicazioni dell' Edizioni Corno e per molti anni furono pubblicati sulla Settimana Enigmistica con il nome di "Carlo e Alice".
Non molti sanno che una  sitcom british di soli sei episodi è stata tramessa nel 1988 .
La serie era ben recitata e comprendeva tutti i comprimari  presenti nelle tavole disegnate, peccato che non ebbe molto successo e non fu mai replicata.
Esiste un cofanetto di due dvd che contiene tutti gli episodi trasmessi in televisione.
Qui sotto potete vedere la sigla del telefilm.