17/02/13

Braccio di Ferro n° 547 - 1 Agosto 1990 - L. 2000-Recensione di Luca Romanelli




Braccio di Ferro - L'uomo di cristallo (***) disegni di Pierluigi Sangalli.

I delinquenti di Spinacia decidono all'unanimità di commissionare a Bacheca l'omicidio della loro nemesi BdF. La megera all'uopo crea un filtro capace di trasformare le persone in cristalli (sic!) e con l'inganno lo propina al marinaio. Ma il solito mad scientist bonaccione dell'universo Bianconi giunge in soccorso del nostro eroe e lo tramuta da fragilissimo ad elasticoso, forgiando così un supereroe che è un misto di Superman, Silver Surfer e Mr. Fantastic. Come se non bastassero gli spinaci dopanti.




 

Pisellino - No alla fortuna (**) disegni di Bud Sagendorf

L'infante in camiciolino giallo trova una moneta per strada ma, dopo un'attenta elucubrazione sulle responsabilità comportate dalla ricchezza, la lascia lì. Storiella minima che si lascia scordare piuttosto in fretta.



Poldo - Il falso Braccio di Ferro (***) testo e disegni di Sandro Dossi

La coppia di scrocconi più famigerata che ci sia colpisce ancora. E stavolta piazza un colpaccio, riuscendo a gabellare un barbone mascelluto per nientemeno che Braccio di Ferro in persona. Non fosse stato per la casualità che fa incontrare/scontrare (con ovvi esiti) l'originale e la coppia, quella svegliona di Olivia non ci sarebbe mai arrivata. Storia carinissima col rissone a tavola tra Poldo, Trinchetto e il sosia come momento clou.



Braccio di Ferro - Braccium Ferrus il romano (****) disegni di Sandro Dossi

Il ciclo 'Gli spinaci storici', ideato dal bravo e originale Sauro Pennacchioli, non ebbe il successo che meritava. Un po' in stile grandi parodie della Disney, lo sceneggiatore mise a punto una serie di storie che vedevano i cattivoni Timoteo e Bacheca viaggiare nelle più lontane epoche onde rubacchiare gli spinaci energetici ai vari antenati del guercio. In questo capitolo assistiamo ad una divertentissima rivisitazione della Roma imperiale nel più puro stile da avanspettacolo anni '50, con i senatori che parlano un romanesco degno del miglior Sordi e i comprimari presi da altre regioni (o nazioni) caratteristiche. A completare il tutto, i disegni del sempre impeccabile Dossi. Gioiellino di comicità d'antan.



Timoteo - I ragazzi del pony express (**) disegni di Pierluigi Sangalli

Braccio e Timoteo si ritrovano colleghi in un'agenzia di recapiti. Il barbuto, sempre in vena di scherzacci, attacca a scrivere lettere colme di insulti che poi fa recapitare dal guercio a Olivia, ma il trucco viene scoperto e la pariglia resa. Niente di particolarmente originale.

3 commenti:

  1. Bellissimo questo albo, me lo ricordavo anch'io! Era uno dei miei preferiti! Braccium Ferrus era un capitolo di quella serie di Braccio di Ferro nel tempo di cui faceva parte anche quella storia di Bracciozinga Vs Timozilla di cui hai parlato qualche tempo fa qui nel blog.
    Federico

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    1. Fra l'altro aggiungerei che questo ultimo periodo di Braccio di Ferro, prima del restyling, è certamente uno dei più interessanti dal punto di vista della qualità delle storie. Si trovavano trame piuttosto intressanti senza gli stravolgimenti che poi avrebbero decretato il fallimento della testata.

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    2. Ha ragione Chico, in questo periodo la qualità delle storie era sicuramente aumentata. Infatti, per contrastare il calo delle vendite, avevo proposto agli editori di curare di più le sceneggiature. Dopo circa un anno si è rinunciato allo sforzo, probabilmente perché il procedimento era troppo oneroso dal punto di vista economico.
      Sauro (Rex) Pennacchioli

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