22/02/09

Gey Carioca-La serie ****










l'originale degli anni 40
Gey Carioca, soprannome Pillola, è una formosa segretaria che lavora presso gli studios di Hollywood. La Pin Up è trascinata,suo malgrado, in molte avventure per colpa di una sopraggiunta eredità. Abilissima trasformista ha la mania delle pillole di vitamine.
Le pillole le conferiscono una forza straordinaria, permettendole di sgominare i malvagi, soliti a sottovalutarla per colpa dell'appariscente aspetto estetico.
Ogni occasione è pretesto buono per vederla in sottana.
Gey è davvero un incrocio tra una Playmate e Nonna Abelarda.
Le prime avventure della splendida GEY CARIOCA furono pubblicate sulla collana Belle Avventure dell'editoriale Subalpino, futura edizioni Alpe, per 12 numeri dal 1948 al 1949 con i testi di Max Massimino Garnier e Roberto Renzi e i disegni di Paul Campani (Autore anche di Misterix), che diverrà famosissimo nell'epoca dei caroselli.

In Argentina la serie durò più a lungo con il nome di Tita Dinamita.
Negli anni 70 la serie fu ridisegnata con degli inserti, utilizzando terminologia cinematografica.
Furono aggiunte delle scene di nudo disegnate da Attilio Ortolani , per cavalcare l'onda erotica in cui erano immerse le edicole.
La seconda serie alpe è composta da 10 numeri ed uscì dal 1973 al 1974


14 commenti:

  1. La seconda serie l'ho letta tempo fa, ma al di là di accenni interessanti mi sembrava una occasione mancata per costruire un buon tascabile umoristico ...

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    1. Lo stile di Campani era comunque incredibile

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    2. Disegni validi senza dubbio; però invece di darsi all'osée avrebbero potuto curare maggiormente storie e serie, era l'epoca degli Alan Ford e Jonny Logan ... lo dico avendo letto tutti e 10 gli albi. Bella la definizione "un incrocio tra una playmate e Nonna Abelarda" :-)

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    3. La seconda serie non nasce osè, è stata ritoccata (una volta avevo letto anche da chi ma adesso non ricorda) dall'Alpe per venire incontro ai gusti del pubblico. Devo recensire quanto prima qualche albo completo.

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    4. Colui che disegnò le "insertion" fù Attilio Ortolani

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    5. Che tralaltro passò a china Alan Ford n.149; grazie dell'informazione ;-)
      Insomma la serie anni 70 ha una genesi un pò complicata, i disegnatori almeno un paio, i testi di chissà chi (l'albo non riportava i nomi degli autori) ...

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    6. La seconda serie non dovrebbe essere "Nuova". Le storie dovrebbero essere quelle classiche ritoccate e ammodernate da Ortolani, quindi gli sceneggiatori restano quelli classici Garnier e Subalpino.

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    7. Grazie della precisazione, temevo qualcosa di simile in effetti. Max Massimino Garnier e Roberto Renzi collaboravano unitamente ai testi o si alternarono (se si sa)?
      Un caso simile fu Pantera Bionda: ristampata parzialmente dalla SEAT a metà anni sessanta, finita quella edizione uscirono nel 1967 un paio di tascabilini (ma del primo non si sa nulla, credo) in cui si tentò un recupero del personaggio, tornato in bikini dopo i passati allungamenti del vestito. Invece delle nudità si tentò l'avventura spionistica a tinte forti, ma la qualità complessiva dell'albo era scadente, e la cosa non andò avanti.

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  2. Gey Carioca è stata vagamente omaggiata nello Speciale Brad Barron del 2011... Ho trovato questa http://www.sergiobonellieditore.it/il-giornale/2011/novembre-dicembre/brad/spbrad_1_g.jpg ma ci sono tavole dove la somiglianza è più marcata.

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  3. Letta una parziale ristampa della Gei Carioca originale (edita da Luigi F.Bona negli anni 70) ho scoperto che i primi 6 tascabili della Dardo sono un rimontaggio degli albi originali con ampi ritocchi di Attilio Ortolani; dal n.7 i disegni sono un tutto-Ortolani, mentre i testi chissà di chi sono. Le storie si fanno più ardite e le nudità più frequenti, ma l'albo, senza più Campani&Garnier, dura solo altri tre numeri.
    Gei Carioca era andata avanti per un pò in Argentina col nome di Tita Dinamita, avrebbero potuto provare a rimontare anche quelle storie ...

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    1. Erano le stesse informazioni che avevo io ma non sapevo che gli ultimi numeri del tascabile erano tutti di Ortolani. Grazie.

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  4. Memorabile, ma del tutto sconosciuto il n. 4, almeno fino a quando non se n'è riuscita a trovare qualche copia tramite e-bay. In questo episodio il fidanzato della protagonista (un bel ragazzone biondo uguale a Brad Pitt) perde i pantaloni durante una scazzottata con un bandito, e, dopo questo imprevisto, va avanti per quasi tutto il resto della storia in camicia, boxer e reggi-calzini.

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